Snam: utili trimestrali in calo ma oltre le attese, nel 2012 prevista domanda gas stabile

Snam ha archiviato il primo trimestre con un utile netto in calo del 10,2% a 274 milioni di euro rispetto ai 305 milioni registrati un anno fa. Il risultato ha battuto le attese degli analisti che si aspettavano profitti per 264,4 milioni di euro. La riduzione, si legge nella nota, è dovuta all’aumento delle imposte sul reddito (-37 milioni di euro) a seguito dei maggiori oneri fiscali dovuti all’applicazione dell’addizionale Ires, la cosiddetta Robin Hood Tax, ai settori di attività trasporto e distribuzione di gas naturale. Sulla riduzione hanno inoltre inciso i maggiori oneri finanziari netti (-13 milioni di euro) a seguito essenzialmente del maggior costo del debito e dell’aumento dell’indebitamento medio di periodo. L’utile prima delle imposte ha mostrato un progresso dell’1,3% a 466 milioni di euro.
In crescita del 7,9% i ricavi totali, che si sono attestati a 969 milioni di euro dagli 898 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso (consensus a 874,4 milioni). L’utile operativo (Ebit) è ammontato a 538 milioni di euro, in aumento del 3,7% rispetto ai primi tre mesi del 2011 mentre gli investimenti tecnici sono stati pari a 259 milioni di euro, in flessione del 3,4%. L’indebitamento finanziario netto è di 10.943 milioni di euro dagli 11.197 milioni rilevati al 31 dicembre 2011.
Nel primo trimestre sono stati immessi nella Rete Nazionale di trasporto 22,48 miliardi di metri cubi, in riduzione di 1,07 miliardi di metri cubi, pari al 4,5%, rispetto all’analogo periodo del 2011. La riduzione è attribuibile alla minore domanda di gas naturale in Italia (-2,3%), a seguito essenzialmente dei minori consumi del settore termoelettrico.
Sulla base delle stime più recenti, la domanda di gas naturale sul mercato italiano nel 2012, è prevista sostanzialmente in linea con il 2011.
“Nel primo trimestre di quest’anno abbiamo confermato le solide performance operative dei diversi business, ottenendo un incremento dell’utile operativo di circa il 4%”, ha commentato il Ceo di Snam, Carlo Malacarne. “La contrazione dell’utile netto di periodo è interamente riconducibile all’incremento delle imposte a seguito della Robin Hood Tax. Continuiamo a investire per una crescita profittevole mantenendo la consueta attenzione all’efficienza operativa, una rigorosa disciplina finanziaria e una solida struttura patrimoniale”.
Positiva la reazione del titolo a Piazza Affari. L’azione di Snam sul Ftse Mib è scambiata a 3,432 euro in rialzo dello 0,70%.