Notizie Indici e quotazioni La Siria tinge di rosso le borse europee, Piazza Affari è la peggiore. Focus su Finmeccanica

La Siria tinge di rosso le borse europee, Piazza Affari è la peggiore. Focus su Finmeccanica

4 Settembre 2013 08:16

Dopo una partenza incerta, la Borsa di Milano incrementa le perdite e indossa la maglia nera tra le piazze finanziarie europee. L’indice Ftse Mib cede l’1,16% a 16.744 punti. Male anche gli altri listini del Vecchio Continente: a Francoforte il Dax perde lo 0,33%, il londinese Ftse100 mostra un calo dello 0,42%, il parigino Cac40 arretra dello 0,48% mentre a Madrid l’Ibex35 segna un ribasso dello 0,70%.

Gli investitori hanno puntato l’attenzione sull’evolversi della situazione in Siria, all’indomani delle parole del segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, con le quali ha annunciato che se gli ispettori inviati dalle Nazioni Unite dovessero confermare che nel Paese mediorientale sono state utilizzate armi chimiche, il Consiglio di sicurezza dovrà intervenire. Nel frattempo il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha ricevuto l’appoggio del Senato ad un intervento militare nel Paese mediorientale senza però l’ausilio di forze di terra. Qualcosa in più si saprà domani quando aprirà i battenti a San Pietroburgo in Russia la due giorni di riunione del G20. Per il momento l’attesa è concentrata per questa sera quando verrà pubblicato negli Stati Uniti il Beige Book della Fed, in occasione del quale potrebbero emergere spunti interessanti sul “tapering” Usa. Lo sguardo poi volgerà a domani con la riunione del board della Banca centrale europea sui tassi di interesse.

In Italia le preoccupazioni maggiori rimangono legate al futuro incerto del Governo Letta, legato a doppio filo a quello di senatore di Silvio Berlusconi. Incertezze che non sembrano per il momento colpire particolarmente lo spread Btp-Bund, partito questa mattina in area 243 punti base e con il rendimento del Btp decennale intorno al 4,37%. Dal fronte macroeconomico, l’appuntamento oggi è con il Pil dell’Eurozona al secondo trimestre e dagli Stati Uniti con la bilancia commerciale a luglio. In serata saranno invece diffusi i dati sulle immatricolazioni auto a stelle e strisce.

Focus su Finmeccanica e BPM
A Piazza Affari i riflettori sono puntati su Finmeccanica. Il titolo è in netta controtendenza rispetto al Ftse Mib e avanza dell’1,89% a 3,982 euro. L’azione trae sostentamento da alcune indiscrezioni apparse questa mattina su La Repubblica, secondo cui il Governo, in particolare la componente di area Pd, starebbe spingendo per vendere sul mercato una parte se non tutta la quota di controllo di Drs, la società statunitense attiva nel settore Difesa che non sta portando le sinergie sperate per la quale era stata acquistata e che, scrive il giornale, è alla base dell’esplosione del debito di Finmeccanica. Le risorse ottenute con la cessione di Drs, a detta del quotidiano, potrebbero andare alla ristrutturazione di AnsaldoBreda.

Attenzione anche alla Popolare di Milano (+0,29% a 0,384 euro). Ieri sera l’istituto di piazza Meda ha fatto sapere che Giuseppe Coppini, presidente del consiglio di sorveglianza, ha definito d’accordo con Andrea Bonomi, presidente del consiglio di gestione, di avviare “un percorso comune di analisi e approfondimento relativo al necessario sviluppo della governance della Banca“. La notizia arriva dopo un report pubblicato ieri da Fitch in cui esortava la banca meneghina ad apportare modifica alla propria governance.