Notizie Certificates Si respira clima di vacanza sui mercati. USA e Cina sempre più vicini all’accordo

Si respira clima di vacanza sui mercati. USA e Cina sempre più vicini all’accordo

23 Aprile 2019 09:19

Ancora una settimana all’insegna della volatilità contenuta sui mercati azionari, con una giornata di contrattazioni in meno per via delle vacanze di Pasqua. Qualche piccolo movimento si è registrato sulle borse USA che hanno toccato nuovi massimi (storici nel caso del Nasdaq), mentre i principali listini europei si trovano a fronteggiare resistenze importanti, tra cui il Ftse Mib che rivede quota 22mila punti per la prima volta dall’agosto 2018.

 

Per quanto riguarda il tema commerciale, le contrattazioni sarebbero al rush finale secondo le indiscrezioni riportate dal Wall Street Journal. In base a quanto scrive il quotidiano, nelle prossime settimane dovrebbero intensificarsi nuovamente gli incontri tra USA e Cina in modo da poter avere un accordo scritto pronto per l’inizio di maggio. Questo permetterebbe ai due Presidenti, Trump e Xi, di poter fissare un incontro finale a fine maggio (si parla del 27 maggio) in cui siglare ufficialmente l’accordo per mettere fine a oltre un anno di guerra commerciale.

 

Nell’ultima settimana è entrata nel vivo la stagione delle trimestrali con le banche d’affari USA e via via tutte le altre, comprese alcune big di Piazza Affari. Ma le novità più interessanti sono arrivate sul fronte macro, con i dati cinesi che confermano che le misure di stimolo fornite dalle autorità iniziano a fare effetto. Il PIL nel primo trimestre 2019 è cresciuto al 6,4% più forte delle attese al 6,3%, mentre la produzione industriale è schizzata dell’8,5% (il livello più alto da 4 anni e mezzo). I dati fanno ben sperare anche per l’economia dell’Eurozona la cui crescita è, in buona parte, una derivata di quella cinese.

 

In tale scenario, i trader hanno prediletto operazioni di breve, tramite l’uso di prodotti a leva prevalentemente su titoli e indici azionari. Il prodotto più scambiato è stato il Turbo Long sul Ftse Mib (ISIN: NL0013410459) con leva importante e vicina alle 26 volte e una distanza dal Knock Out poco sopra il 5%. Strike a 20.750 punti e scadenza il 21 giugno 2019. Ammonta a 633 mila euro il controvalore scambiato su questo prodotto, per un totale di 132 contratti.

 

Sui titoli invece gli investitori hanno premiato il Turbo Short su UniCredit (ISIN: NL0013137664) che ha una leva di circa 8 volte e una distanza dal Knock Out del 9,46%. Strike a 13,9 euro e scadenza il 21 giugno 2019. Il controvalore è di oltre 600 mila euro, con ben 68 contratti.

 

Molto utilizzato anche il Mini Short sul petrolio WTI Future con 82 contratti e circa 780 mila euro di controvalore. Il certificato, con ISIN NL0013310048, mostra una leva vicina alle 6 volte e distanza dal Knock Out circa del 12%. La scadenza è il 19 dicembre 2025.