UBI Banca, Prysmian e Poste spingono il Ftse Mib ai nuovi massimi. Affonda la Juve
Giornata positiva per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha chiuso su nuovi massimi a oltre 8 mesi a quota 22.000 punti (+0,37%) I dati migliori delle attese sull’andamento dell’economia cinese hanno attenuato i timori su un rallentamento della crescita. In Italia ha invece tenuto banca la polemica sull’aumento dell’Iva ventilato da Tria, escluso però poi dal vice premier Matteo Salvini.
UBI guida rally delle banche
Molto bene le banche con +3,67% per Ubi Banca salito ai massimi dallo scorso 3 dicembre con uu saldo da inizio anno di +17%. Ieri il cda della banca bergamasca ha conferma Victor Massiah nel ruolo di consigliere delegato, affidando allo stesso i poteri necessari e opportuni ai fini della gestione della società. Positivo anche Banco Bpm (+1,17%) che ha accettato l’offerta vincolante di Illimity Bank per la cessione di un portafoglio leasing di ammontare pari a 650 milioni.
Tracollo sul Ftse Mib del titolo Juventus (-17,63%) all’indomani della cocente eliminazione in Champions League. I bianconeri hanno ceduto per 2-1 contro l’Ajax, già protagonista dell’eliminazione negli ottavi del Real Madrid. Il titolo Juventus è arrivato a cedere oltre il 24% bruciando 400 milioni di capitalizzazione.
Bene Fca (+1,77%) che a marzo ha registrato un calo delle immatricolazioni in Europa dell’11,7% rispetto al -3,6% del mercato.
Record per Poste
Poste Italiane (+5,71%) ha chiuso sui nuovi massimi storici oltrepassando quota 9,50 euro. A favorire il rally la promozione da parte di Mediobanca che vede il titolo del colosso postale salire fino a 11,3 euro con raccomandazione Buy confermata. Da inizio anno il titolo è salito di oltre il 35%, tra i migliori 10 dell’indice FTSE MIB. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per Poste il 53,3% di giudizi Buy e il 40% Hold, mentre solo 1 analista dice Sell.
Infine Prysmian è salita di oltre il 4% dopo che ha riesaminato ed approvato il bilancio consolidato e il progetto di bilancio d’esercizio relativi all’anno 2018. A fronte della problematica relativa all’interruzione del collegamento sottomarino Western Link, il cda di Prysmian ha ritenuto di effettuare un accantonamento per €70 milioni.