Notizie Certificates Settore petrolifero in fermento. Ecco come posizionarsi con un Cash Collect

Settore petrolifero in fermento. Ecco come posizionarsi con un Cash Collect

8 Settembre 2023 17:15

I prezzi del petrolio hanno raggiunto il 4 settembre il livello più alto da oltre sette mesi, ponendo fine a due settimane di ribassi. Questo forte rimbalzo è stato guidato dalle crescenti preoccupazioni per l’inasprimento delle condizioni dell’offerta globale.

Il rally dopo i tagli dell’Opec+

I prezzi del petrolio Brent hanno rotto con decisione la scorsa settimana la resistenza tecnica chiave a quota 83,53 dollari, confermando che il trend ribassista dai massimi di marzo 2022 è terminato. Probabile quindi che nei prossimi mesi si raggiungano livelli di prezzo più elevati e, attualmente, il potenziale obiettivo al rialzo per i prezzi è compreso tra 90 e 93 dollari.

Il recente ottimismo del mercato petrolifero è stato alimentato dalle aspettative che i principali Paesi produttori di petrolio del gruppo Opec+ continueranno a mantenere rigidi limiti alla produzione. Secondo gli espetti, l’estensione dei tagli produzione di petrolio da parte dell’Arabia Saudita e della Russia probabilmente aggraverà la carenza di petrolio a livello mondiale e ridurrà le scorte globali, allo stesso tempo spingendo gli investimenti nel settore e portando i prezzi del greggio a rompere al rialzo.

Nel contesto degli sforzi della coalizione OPEC+ di gestire i livelli di produzione, questa riduzione sembra ribadire ancora l’unità dell’Arabia Saudita e della Russia nella politica petrolifera, e potrebbe aumentare le tensioni tra l’Arabia Saudita e gli Stati Uniti, dato che l’amministrazione Biden vuole mantenere bassi i prezzi alla pompa prima delle elezioni presidenziali.

Sostegno ai prezzi anche da Fed e Cina

I prezzi del greggio hanno trovato sostegno nelle crescenti aspettative che la Federal Reserve statunitense possa essere vicina alla conclusione della sua campagna di rialzo dei tassi di interesse. Infatti, sono in continua crescita le aspettative che la Fed lasci invariati i tassi di interesse a settembre. A sostenere le quotazioni del petrolio anche le indicazioni che gli sforzi della Cina per stimolare la crescita economica stiano prendendo slancio.

Secondo gli analisti, nei prossimi mesi dovremmo vedere volatilità prolungata sul mercato petrolifero, con i prezzi minimi del greggio destinati a rompere al rialzo, per poi stabilizzarsi su livelli più elevati. D’altra parte, questo potrebbe rappresentare un volano per l’industria energetica americana. In particolare, le proiezioni dicono che il fabbisogno di infrastrutture midstream rimarrà elevato, con gli Stati Uniti che producono una quantità maggiore di energia nonostante la volatilità dei prezzi.

Potenziale rendimento annuo quasi del 10% con barriera al 45%

Un modo alternativo di investire sul settore petrolifero è quello di utilizzare i certificati d’investimento, come i Low Barrier Cash Collect targati BNP Paribas, emessi sul SeDeX di Borsa Italiana. Questi Certificate sono strutturati su panieri Worst Of di azioni ed offrono premi potenziali mensili con effetto memoria pari ad un rendimento compreso tra lo 0,60% (7,20% p.a.) e l’1,65% (19,80% p.a.). Inoltre, a scadenza dopo tre anni, garantiscono una protezione dell’importo nozionale in caso di ribassi fino al 30% del valore iniziale delle azioni sottostanti.

Tra i 19 Low Barrier Cash Collect dell’ultima gamma troviamo anche il Certificate (ISIN NLBNPIT1RSK6) sul paniere formato da tre colossi del settore petrolifero del calibro di Occidental Petroleum, TotalEnergies e Valero Energy. Il prodotto offre un premio mensile con effetto memoria di 0,82 euro (pari al 9,84% annuo). Per incassare la cedola è sufficiente che tutte le azioni del paniere siano pari o superiori al livello Barriera Premio, posta al 45% del valore iniziale dei sottostanti.

Inoltre, a partire da questo mese, entra in gioco l’effetto memoria che permette all’investitore di ricevere, a una data di valutazione mensile, un premio cumulativo comprendente tutte le cedole non pagate precedentemente, se a tale data di valutazione sono soddisfatte le condizioni per ricevere il premio.

Possibilità di rimborso anticipato e scenari a scadenza

A partire da gennaio del prossimo anno poi, se alle date di valutazione mensile tutte le azioni del paniere quotano a un valore pari o superiore al rispettivo valore iniziale, i certificati scadono anticipatamente. In questo caso l’investitore riceve l’importo nozionale (100 euro), il premio mensile (0,82 euro) e anche le eventuali cedole non pagate precedentemente.

A scadenza (10 luglio 2026), se non si è verificato il rimborso anticipato, sono due gli scenari possibili:

  1. se la quotazione di tutte le azioni è pari o superiore al livello barriera a scadenza (45% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate rimborsa l’importo nozionale più il premio con effetto memoria;
  2. se la quotazione di almeno uno dei sottostanti sia inferiore al livello barriera a scadenza (45% del valore iniziale dei sottostanti), il Certificate paga un importo commisurato alla performance della peggiore azione (con conseguente perdita, parziale o totale, del capitale investito).

Per gli analisti c’è ancora del potenziale

Il consensus raccolto da Bloomberg sui tre titoli del paniere, che riportiamo nella tabella qui sopra, è sostanzialmente positivo. Più della metà degli analisti che seguono TotalEnergies e Valero Energy consigliano l’acquisto (buy) su questo titolo con solo uno che suggerisce di vendere (sell). Su Occidental Petroleum, invece, c’è una prevalenza di analisti che consigliano di mantenere la azioni in portafoglio (hold) rispetto ai giudizi buy e sell. Inoltre, il target price medio a 12 mesi indica che attualmente questi titoli appaiono sotto-prezzati e dai quali gli analisti si aspettano potenziali upside entro il prossimo anno.

Questo rende i sottostanti del paniere idonei a strategie con un Certificate Low Barrier Cash Collect, ovvero per chi ha una visione laterale o moderatamente rialzista di un determinato settore (in questo caso il settore petrolifero) per ottenere un rendimento interessante al momento della scadenza anticipata oppure alla fine della vita del prodotto (dopo tre anni).

 

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