Settore energetico in fermento: Erg si allea con i russi di Lukoil
Ancora qualche ora di attesa e saranno svelati a Mosca tutti dettagli salienti del più grande investimento russo in Italia, ovvero quello tra Erg e Lukoil. In un comunicato diramato prima dell’apertura dei mercati e che precede la conferenza stampa del big moscovita, la società della famiglia Garrone ha annunciato di avere raggiunto un accordo strategico nella attività di raffinazione costiera, attraverso la creazione di una newco.
Una grande alleanza industriale e un bel colpo per Lukoil che si garantisce così uno sbocco nell’area del Mediterraneo mettendo le mani sul 49% di Erg Med, interamente controllata dal gruppo Erg, per una cifra pari a circa 1,35 miliardi di euro (corrispettivo pro-quota per la valorizzazione degli assets conferiti, esclusa la quota dello stoccaggio minimo operativo che sarà valorizzato ai prezzi di mercato alla data del perfezionamento dell’operazione previsto entro la fine del 2008).
In dettaglio, la controllata del gruppo energetico italiano conferirà alla newco un ramo d’azienda che comprende tutti gli assets della raffineria siciliana di Isab di Priolo, per una capacità complessiva di 320 mila barili al giorno, gli impianti termoelettrici siti presso gli impianti sud, per una capacità di 99MW installati, oltre che un livello minimo operativo di stoccaggi di grezzi e prodotti, per un ammontare pari a 745 mila tonnellate.
Secondo una nota, il controvalore implicito relativo al 100% degli assets di Priolo è pari quindi a 2,75 miliardi, non inclusivo del valore di mercato dello stoccaggio minimo operativo. Inoltre, l’accordo prevede il riconoscimento ad Erg Med di un’opzione ‘put’ relativamente alla propria partecipazione del 51%. I diritti di opzione saranno esercitabili, tutti o in parte in una o più soluzioni già convenute, nell’arco di 5 anni a decorrere dall’inizio del secondo anno successivo alla data di perfezionamento dell’accordo (‘closing’).
A chi andrà il compito di gestire la nuova società? Saranno due azionisti sulla base di patti parasociali che prevedono una governance paritetica sulle principali decisioni di business ed un’operating agreement’ atto a garantirne l’autonomia e l’efficienza gestionale. Ma non è tutto. I soci hanno condiviso l’obiettivo di ulteriore sviluppo e potenziamento della raffineria nei prossimi anni in linea con le indicazioni recentemente comunicate al mercato.