Notizie Notizie Mondo Settore auto ancora sotto i riflettori, crollano le vendite negli Usa

Settore auto ancora sotto i riflettori, crollano le vendite negli Usa

3 Dicembre 2008 08:39

Non passa giorno in cui non si parli del settore automobilistico a livello globale. Oltreoceano, dove la crisi diventa di giorno in giorno più nera,  i top manager di Ford, General Motors e Chrysler, dopo il secco rifiuto agli aiuti di stato rimediato solo qualche di settimane fa, sono tornati alla carica. Questa volta però hanno deciso di non lasciare nulla al caso e si sono presentati con una serie di piani di interventi mirati che guardano sopratutto alla questione “verde”, uno dei temi maggiormente cari al presidente eletto, Barack Obama.
Ford ha chiesto una linea di credito pari a 9 miliardi di dollari, in particolare per portare avanti il discorso del risparmio energetico. Maggiori le richieste avanzate dal gruppo guidato da Richard Wagoner: 18 miliardi di dollari subito e un’ulteriore linea di credito da 4 miliardi da attivare solo se il momento “nero” del settore delle quattro ruote proseguirà a lungo.


Sempre ieri sono state diffusi i dati sulle immatricolazioni di auto negli Stati Uniti. Tra i maggiori cali spicca quello di Chrysler che ha lasciato il 47%, seguita a ruota da General Motors che ha registrato una contrazione del 41% con 154.877 veicoli. Un calo che ha spinto il gruppo guidato da Richard Wagoner a tagliare in maniera decisa la produzione a inizio 2009. Le vendite di Ford sono, invece, scese di “solo” il 31% durante il mese scorso.

 

In Italia, in attesa dell’apertura al pubblico della 33esima edizione del Motor Show di Bologna, il salone internazionale dell’automobile in programma dal 5 al 14 dicembre 2008, il Centro studi promotor (Csp) ha analizzato la situazione attuale del mercato automobilistico.

Guardando all’anno che sta per volgere al termine, un anno di crisi per l’industria automobilistica mondiale, secondo il Csp, uno dei fattori che ha contribuito alla frenata della domanda di auto all’inizio del 2008 è essenzialmente una situazione di stanchezza della domanda, dopo che le immatricolazioni erano state mantenute, come si è detto, per ben 11 anni su livelli elevati. Ma non solo. Un altro fattore è stata la forte crescita del prezzo dei carburanti che ha toccato il 14 luglio i massimi dell’anno a quota 1,532 euro al litro per la benzina e a quota 1,528 euro al litro per il gasolio. E infine, un altro elemento di non poco conto messo in evidenza dal Csp è stato il progressivo deterioramento della situazione economica generale. Il sistema italiano è, infatti, entrato in recessione prima che il mondo fosse investito dal ciclone che attualmente lo sta scuotendo”.