Notizie Notizie Mondo Sempre più Asia nelle banche occidentali, la cinese Ping An compra il 4,2% di Fortis

Sempre più Asia nelle banche occidentali, la cinese Ping An compra il 4,2% di Fortis

29 Novembre 2007 07:36

A soli due giorni dalla salita del fondo governativo di Abu Dhabi al 4,9% di Citigroup, un’altra banca asiatica, questa volta cinese, porta a termine l’acquisto di una quota rilevante in una banca occidentale.


Il gruppo assicurativo Ping An ha infatti acquistato il 4,18% (pari a circa 95 milioni di azioni) del gruppo belga-olandese Fortis per poco più di 1,8 miliardi di euro. La transazione è avvenuta per il tramite della controllata Ping An Life. Ping An è il secondo maggior gruppo assicurativo della Cina e diventa da oggi il secondo maggior azionista di Fortis.


 


L’operazione, annunciata in un comunicato congiunto dei due gruppi, ha raccolto il favore di Fortis, che ha anzi invitato il direttore esecutivo di Ping An, Louis Cheung Chi Yan, a entrare nel board del gruppo. Il management di entrambe le compagnie si aspetti infatti significativi vantaggi di lungo termine per entrambe le parti. Fortis ha spiegato che l’ingresso di Ping An “fornirà un azionista stabile e permetterà di guadagnare un accesso di primo piano in mercati ad alto tasso di crescita, in particolare la Cina”. Maurice Lippens, presidente di Fortis, ha detto che “l’accordo con Ping An rappresenta un forte voto di fiducia da un’istituzione altamente rispettata” e che lo stesso “farà crescere il profilo di Fortis in China”. Tuttavia la crescente presenza di investitori asiatici nei principali gruppi finanziari occidentali avviene in corrispondenza dei gravi problemi sui bilanci che la crisi del credito ha comportato e appare quindi come un processo di iniezione di capitali come quello con cui altre società controllate dal governo cinese sono entrate negli scorsi mesi nel capitale di Bear Stearns o Barclays, due dei gruppi più colpiti dalla crisi dei mutui sub-prime. La stessa Fortis da inizio anno ha ceduto in Borsa circa il 33%.


 


Si tratta poi di una tendenza a cui potrebbero non sfuggire altri pezzi importanti della finanza internazionale, se è vero che ieri si erano diffuse voci di un interesse da parte di grossi investitori anche per la svizzera Ubs. Ieri un altro gruppo assicurativo dell’ex celeste impero si era mosso nella stessa direzione. China Life Insurance ha infatti dichiarato di essere “molto interessata” ad acquistare banche estere, mentre una delle più grandi banche del Paese, la Industrial e Commercial Bank of China ha annunciato progetti di espansione all’estero.