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Consigli d’investimento per scenari recessivi

28 Novembre 2007 09:08

Due giorni fa era stato David Rosemberg di Merrill Lynch a firmare un report che si apriva con la frase “crediamo che stiamo andando verso una recessione nel 2008”, ieri poi Goldman Sachs ha rivisto al rialzo tra il 40 e il 45% le probabilità di recessione sempre per il 2008. Infine è arrivata una conferma ufficiale, questa volta dalla Casa Bianca e in particolare dal consigliere economico del presidente Bush, Allan Hubbard, che ha parlato di “chance (di recessione, ndr) aumentate” ma che “restano sotto il 50%”.


 


Morgan Stanley, o meglio la strategist europeo, Teun Draaisma, invece si porta avanti, lanciando le prime indicazioni operative per cavalcare lo scenario di rallentamento/recessione.


In un report datato 12 novembre dal significativo titolo “Taking profits in equities”, Draaisma spiegava che “la probabilità di una recessione negli Stati Uniti e di un’inversione verso il basso a livello globale stanno aumentando, e crediamo ci sia un crescente rischio che il bull market di questo decennio stia per volgere al termine”.


Nella sua Europe Equity Strategy di oggi Draaisma si muove invece da questi presupposti per valutare le possibili contromosse.


 


“Assumere posizioni corte – spiega – è diventato profittevole, con la seconda metà del 2007 che si è rivelato finora il miglior periodo per shortare dal 2003. Nel terzo e nel quarto trimestre, rispettivamente il 42 e il 47% delle azioni europee hanno perso almeno il 10% e per quanto riguarda le azioni a larga capitalizzazione le percentuali scendono al 32 e al 41%”. Per coloro che vogliono scommettere su questo scenario il team europeo di Morgan Stanley ha selezionato un terzetto di azioni europee su cui assumere posizioni corte: WH Smith, Volkswagen e Abb.


 


Le indicazioni dello strategist di Morgan Stanley però non si concludono qui. “Rimaniamo sottopesati sul settore oil”, spiega, preferendo puntare sugli alti prezzi del petrolio però attraverso le utilities. Migliore invece la view sui fornitori di servizi per le aziende petrolifere. “Abbiamo già Vallourec e Sbm Offshore, così come BG, oggi aggiungiamo Acergy e vendiamo Total”, si legge nel documento.