Sell-off Palantir a Wall Street, giù con possibili tagli budget al Pentagono. Wedbush resta positivo

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Palantir, uno dei titoli caldi a Wall Street (+48% ytd), la cui crescita è stata sostenuta dalla forte domanda di soluzioni di intelligenza artificiale, sia nel settore governativo sia in ambito commerciale, sbanda a Wall Street. Il titolo ha perso il 10% nella giornata di ieri ed è in ribasso del 13% nel pre-mercato, dopo che il Washington Post ha riportato l’intenzione dell’amministrazione Trump di effettuare importanti tagli di budget al Pentagono.
- Una nota di Hegseth crea scompiglio tra gli investitori: giro d’affari Palantir per metà legato al governo
- Palantir interrompe il rally del 350% degli ultimi 12 mesi
- Wedbush non vacilla, mantiene la sua view positiva su Palantir
- Non solo Palantir, verranno probabilmente rivisti contratti miliardari con Boeing e Lockheed Martin
Una nota di Hegseth crea scompiglio tra gli investitori: giro d’affari Palantir per metà legato al governo
La notizia che ha creato scompiglio è stata quella di una nota inviata dal ministro della Difesa Pete Hegseth ad alti funzionari del Pentagono e dell’apparto militare americano, in cui viene definito l’obbiettivo di ridurre il budget della difesa dell’8% ogni anno per i prossimi cinque anni, il che ammonterebbe a svariate decine di miliardi di dollari.
Il piano, si legge nel documento ottenuto dal Post, “farà cessare spese di difesa non necessarie, rifiuterà l’eccessiva burocrazia e sarà alla base di riforme concrete”.
Queste azioni si inquadrano nell’ambito di un’ambiziosissima revisione dei costi del governo americano da parte dell’amministrazione di Donald Trump, con la collaborazione di Elon Musk e del suo Department of Government Efficiency (DOGE).
La nota di Hegseth individua il 24 febbraio come la data ultima in cui produrre una lista di spese e contratti da tagliare. Palantir produce software e tecnologie di difesa che fanno uso molto sofisticato di intelligenza artificiale. Non è chiaro in che misura il piano di tagli di spesa del governo possa impattare la società con sede a Denver, ma una notizia del genere ha messo sotto pressione gli investitori, soprattutto alla luce dello straordinario rally di Palantir negli ultimi 12 mesi.
Mandeep Singh, analista di Bloomberg Intelligence, dice chiaramente che “la crescita del segmento legato al governo americano di Palantir – oltre il 40% negli ultimi due trimestri – potrebbe avere un’esposizione maggiore di tutti gli altri tagli al budget della difesa americana“. Singh ha specificato che i ricavi originati da contratti con il governo americano superano la metà del giro d’affari complessivo di Palantir.
Palantir interrompe il rally del 350% degli ultimi 12 mesi
Palantir, con prodotti come Foundry, Gotham e Apollo, è specializzata nel settore del cosiddetto data analytics. I suoi software includono strumenti per guidare enti e aziende nelle decisioni attraverso l’analisi, l’integrazione e le gestione di complessi sistemi di dati.
Tra i clienti Palantir, oltre a quelli della difesa e dell’intelligence, ci sono anche aziende del settore health-care, finanziario.
Negli ultimi 12 mesi, trainato anche dal boom dell’AI, il titolo ha vissuto uno spettacolare rally del 358%, ed un rialzo del 47% solamente nei primi due mesi del 2025. Due settimane fa, nel comunicare agli investitori dei solidissimi risultati trimestrali, il CEO Alex Karp aveva definito la società una “corazzata del software”, in una fase di “crescita organica senza freni”.
Dal 2009, secondo dati di spesa governativa riportati da Forbes, Palantir ha ottenuto contratti di stato per un ammontare pari a 1,3 miliardi di dollari.
Poco dopo l’elezione di Trump si era ipotizzato che Palantir sarebbe stata tra le aziende in grado di beneficiare dal suo insediamento, visto che tra i cofondatori annovera Peter Thiel, un sostenitore del presidente e incarnazione di quell’ideologia tecno-libertaria che dalla Silicon Valley si è conquistata un ruolo dominante in quest’amministrazione.
Tre quarti della ricchezza complessiva di Thiel sarebbero legati alla sua quota in Palantir. Oggi sarebbe meno ricco del 7,6% secondo Forbes.
Per quanto riguarda Karp, forse avvertendo il cambio di aria a Washington, proprio questa settimana ha pubblicato un libro in cui esorta le imprese della Silicon Valley ad adottare un maggior patriottismo.
Wedbush non vacilla, mantiene la sua view positiva su Palantir
Wedbush vacilla di fronte a questo scivolone in Borsa e mantiene la sua view positiva su Palantir, confermando la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo di 120 dollari. Il team guidato da Daniel Ives definisce “impulsive” le reazioni avute ieri da Wall Street e sottolinea come questo “sell-off possa rappresentare un’ulteriore opportunità“.
“Crediamo che Palantir possa raggiungere una capitalizzazione di mercato di mille miliardi nei prossimi anni e che si stia configurando come il prossimo Oracle o Salesforce mentre la rivoluzione dell’intelligenza artificiale è in atto”, segnalano ancora da Wedbush.
Non solo Palantir, verranno probabilmente rivisti contratti miliardari con Boeing e Lockheed Martin
I tagli pensati dal governo americano potrebbero andare ben oltre Palantir, e includere anche alcuni “mostri sacri” come il programma dei caccia F-35 di Lockheed Martin, che sono stati già definiti per esempio da Elon Musk come troppo costosi e da rimpiazzare. Questo fa pensare che storici contraenti del governo americano come Boeing e la stessa Lockheed vedranno ridotta la loro influenza.
Hegseth ha specificato che programmi legati a sottomarini, droni, munizioni e sistemi di difesa missilistica saranno esentati dalla revisione.