Sell on news su Fiat dopo i dati 2006
Risultati superiori alle attese degli analisti non bastano al titolo Fiat, al centro di prese di beneficio scattate proprio successivamente alla diffusione dei conti del quarto trimestre e dell’intero 2006. Il titolo del Lingotto appare dunque preda del classico sell on news, espressione che identifica il tipico processo di vendita di un titolo in precedenza accumulato, dopo la diffusione di notizie positive già attese e quindi incorporate nel prezzo.
Particolarmente aderente a questa descrizione è il caso di Fiat. Solo ieri un quotidiano nazionale aveva preannunciato un utile 2006 superiore al miliardo, come oggi annunciato. Nessuna sorpresa nemmeno per il ritorno al dividendo dopo 5 anni. L’eventualità era stata più volte definita ragionevole dall’a.d. Marchionne nelle scorse settimane. Dopo avere superato i 16 euro in mattinata, il titolo Fiat viene così ora scambiato a 15,89 euro in calo dell’1,2%, dopo un’escursione fino a 15,78 euro. Molto forti i volumi scambiati. Sono, infatti, passati di mano 43,2 milioni di pezzi, contro una media giornaliera delle ultime trenta sedute di 14,8 milioni di pezzi.
Di scarso peso i pochi aspetti deludenti presentati dal Lingotto. Unici nei – secondo un primo giudizio di Morgan Stanley – a una trimestrale che ha fornito ottime indicazioni sia in termini di utile operativo che di outlook sul 2007, sono stati il “rosso” registrato da Comau e il livello di redditività di Iveco risultato inferiore alle attese. Un’altra notizia che invece ha ulteriormente aggravato il segno meno del titolo Fiat è venuta dagli Stati Uniti attorno alle 14.00, con la presentazione di una perdita record da parte di Ford. La casa di Detroit ha infatti annunciato di aver chiuso il 2006 con un rosso di 12,7 miliardi.
L’utile netto del gruppo Fiat nel corso del 2006 ha raggiunto quota 1.151 milioni di euro, 1.041 milioni di euro escludendo le poste atipiche. A livello di ricavi, il gruppo torinese ha riportato una crescita dell’11,4% a 51,8 miliardi di euro.Al 31 dicembre 2006 l’indebitamento netto industriale è sceso di circa 1,4 miliardi di euro attestandosi a 1,8 miliardi di euro nonostante il riacquisto di una quota del 28,6% di Ferrari per 893 milioni di euro. In crescita invece la liquidità passata da 7 a 8 miliardi circa, beneficiando di oltre 3 miliardi di euro derivanti dalla chiusura a fine 2006 dell’accordo di joint-venture fra Fiat Auto e Crédit Agricole. Il cda del gruppo torinese proporra’ all’assemblea un dividendo per le azioni ordinarie di 0,155 euro, di 0,31 euro per le privilegiate e di 0,93 euro per le risparmio, comprensivo del dividendo 2006 pari a 0,31 euro e delle cedole per i due esercizio precedenti (2005 e 2004). Il monte dividendi e’ pari a 276 milioni di euro ed è in linea con la politica del gruppo, che per il periodo 2007-2010 prevede la distribuzione del 25% dell’ utile netto. Per il 2007 il risultato della gestione ordinaria è atteso tra 2,5 e 2,7 miliardi di euro (margine della gestione ordinaria tra il 4,5% e il 5,1% ), con utile netto tra 1,6 e 1,8 miliardi di euro. A livello settoriale gli obiettivi di margine della gestione ordinaria sono: Automobili, tra 2,6% e 3,4%; CNH, tra 8,9% e 9,7%; Iveco, tra 7,1% e 7,9%.