Segnali di ripresa dai Pmi dell’eurozona. Borse toniche, euro ai massimi a un mese
I dati Pmi arrivati questa mattina non mancano di dare sostegno ai listini europei che dopo il dato Pmi tedesco si sono portati sui massimi intraday. Alle 10.15 la Borsa di Francoforte segna un progresso dello 0,39%, +0,58% per il Cac40 parigino e +0,32% per il Ftse Mib.
Sul valutario i Pmi sono stati accolti con acquisti sulla divisa comune europea. Il cross euro/dollaro si è spinto fino a 1,3254, sui massimi a un mese.
Pmi tedesco balza a 50,3 punti, quello francese ai massimi a 17 mesi
Indicazioni oltre le attese anche dalla Francia dove l’indice Pmi manifatturiero ha visto un progresso a 49,8 punti dai 48,4 del mese precedente, attestandosi ai massimi degli ultimi 17 mesi. Il consensus era fermo a 48,8. La Banque de France stima un ritorno alla crescita nel secondo trimestre con un +0,1% del Pil dopo due trimestri consecutivi in contrazione.
Il dato aggregato dell’eurozona, sempre secondo la lettura preliminare, vede l’indice Pmi manifatturiero in progresso a 50,1 punti dai 48,8 del mese precedente. Il consensus era fermo a 49,2. Il Pmi servizi si è invece portato a 49,6 punti dai 48,3 del mese precedente (consensus era 48,5).
Diminuiscono pressioni su Bce per taglio tassi
In attesa dei dati definitivi in agenda a fine mese, questi segnali di ripresa potrebbero permettere alla Bce di stare alla finestra senza agire sul fronte tassi. “Draghi potrebbe temporeggiare sui prossimi due meeting di politica monetaria (agosto e settembre) – rimarca Vincenzo Longo, market strategist di IG – con la fase di attesa che sarà utile per capire quanto siano affidabili i segnali di stabilizzazione della contrazione nell’eurozona”. L’esperto di Ig non si attende pertanto misure sui tassi prima delle elezioni tedesche del 22 settembre “anche perché l’ostruzionismo tedesco sarà più forte man mano che ci si avvicina al test elettorale”.