Notizie Notizie Italia Seat, questa volta il mercato di crede

Seat, questa volta il mercato di crede

30 Luglio 2007 07:45

Avvio di seduta da regina del listino per Seat. Il titolo ha avviato le contrattazioni in rialzo di oltre il 5% con un massimo a 0,4395 euro, per poi sgonfiarsi parzialmente agli attuali 0,418 euro (+2%). A spingere il titolo sono le indiscrezioni rilanciate dal Sole 24 Ore nel week end, secondo cui la divisione private equity di Merrill Lynch, presumibilmente in cordata con altri gruppi, starebbe per chiudere lo studio di un’offerta per il gruppo che pubblica gli elenchi telefonici.


 


Già lo scorso 24 maggio, a una sola settimana dall’affidamento dell’incarico di esplorazione delle alternative strategiche a Lehman Brothers, Finanza.com aveva anticipato, nella sua sezione rumor, l’indiscrezione di un interesse di Merrill a formare un consorzio per l’acquisizione. Stando a quanto appreso successivamente (29 maggio) dalla nostra testata quattro gruppi sarebbero stati in lista per avere l’accesso alla data room (l’insieme della documentazione sulla società necessaria ad esprimere valutazioni preliminari): Blackstone, Kohlberg Kravis Roberts, Texas Pacific Group e proprio la divisione private equity di Merrill Lynch. Sempre secondo le indiscrezioni raccolte da Finanza.com, tra le operazioni che i consulenti di Lehman Brothers avrebbero avuto allo studio ci sarebbe stata anche una parziale scissione di Seat e la creazione di una nuova società in cui far confluire il business delle directories, della quale i fondi di private equity interessati avrebbero potuto successivamente assumere la maggioranza.


 


Secondo quanto si legge sul Sole 24 Ore, che cita fonti finanziarie, l’operazione potrebbe avvenire a un valore compreso tra le 10 e le 11 volte il Mol 2006 (670 milioni). Un valore che prevederebbe uno sconto del 10% rispetto ai valori inizialmente ipotizzati.


 


Lo scorso 22 maggio i fondi azionisti di maggioranza di Seat (BC Partners, CVC Capital Partners, Investitori Associati e Permira), che insieme controllano il 49,6%, avevano reso noto di aver dato incarico a Lehman Brothers per esplorare un ampio ventaglio di possibili opzioni finanziarie strategiche per massimizzare il valore del proprio investimento.


 


Se realmente si dovesse assistere a un passaggio di mano, per Seat si tratterebbe del quarto avvicendamento al controllo nel giro di dieci anni. Nata nel 1996 per scissione da Stet, nel novembre 1997 la società è stata acquisita da una cordata di imprenditori privati, tra i quali Telecom Italia, Comit, De Agostini e Investitori Associati. Sono gli anni in cui la società è guidata da Lorenzo Pellicioli in qualità di a.d. Nel novembre 2000, a seguito dell’operazione Tin.it, Seat Pagine Gialle entra a far parte del gruppo Telecom. Nel maggio 2003 l’assemblea degli azionisti approva il progetto di scissione parziale mediante trasferimento delle directories. Infine nel giugno 2003, dopo la scissione delle attività media in Telecom Italia Media, il consorzio composto da BC Partners, Permira, CVC Capital Partners e Investitori Associati, si è aggiudicato all’asta il 61,5% di Seat per 3 miliardi, per un prezzo per azione pari a 0,598 euro. L’anno successivo i fondi hanno proceduto alla distribuzione di un dividendo straordinario di 0,43 euro per azione.