Scoppia il caso Severstal, primo colosso russo a non saldare debito. I soldi ci sono, ma Citi non può versarli. Ecco cosa ha bloccato tutto

Allo scoccare del primo mese di guerra in Ucraina arriva la prima società russa a non fare in tempo a saldare una cedola in valuta estera. Severstal, colosso siderurgico russo che ha registrato 4,07 miliardi di dollari di utile nel 2021, non ha pagato la cedola da 12,6 milioni di dollari entro il termine previsto che scadeva ieri. Severstal ha detto di voler pagare, ma Citigroup, la banca incaricata del pagamento ai creditori, ha bloccato il pagamento. Stando a quanto riferisce Bloomberg, Citigroup non ha versato il denaro poichè la società russa non ha il permesso dall’Office of Foreign Assets Control (OFAC) degli Stati Uniti.
“Questa è una situazione straordinaria per noi – ha affermato l’amministratore delegato, Alexander Shevelev – .Continuiamo le consultazioni con i partner e facciamo del nostro meglio per garantire che gli obbligazionisti ricevano fondi in conformità con i termini dell’emissione obbligazionaria. Spero che questa ingiustizia venga presto risolta e che i diritti degli obbligazionisti vengano rispettati”.
Sebbene l’azienda stessa non appaia in alcun elenco di sanzioni, l’azionista di maggioranza Alexey Mordashov è negli elenchi di sanzioni dell’Unione Europea e del Regno Unito e, in quelle giurisdizioni, le sanzioni contro gli individui si estendono a tutte le società che possiedono o controllano. Tuttavia, poiché non è incluso in nessuna sanzione statunitense, Severstal non ha richiesto preventivamente un permesso OFAC.
Nonostante le numerose sanzioni derivanti dall’invasione russa dell’Ucraina, la maggior parte delle società russe in queste settimane ha saldato i propri debiti in valuta estera. Alcuni, come Russian Railways (le ferrovie russe), sono stati in ritardo nel pagare gli interessi, ma alla fine sono riusciti a trasferire fondi agli obbligazionisti prima del termine ultimo.