Scommesse contrarian: flussi record sul Brasile, caos politico crea una buy opportunity
Niente fuga dal Brasile, anzi. Gli asset finanziari brasiliani hanno addirittura attratto flussi record a 5 anni nella settimana al 24 maggio, ossia quella coincidente con lo scoppio del caso Temer, il presidente del Paese carioca che rischia di essere messo sotto accusa con una procedura di impeachment, dopo che O Globo ha diffuso una registrazione audio che proverebbe il suo coinvolgimento nello scandalo Petrobras.
Rischio di un nuovo impechment che ha fatto crollare giovedì 18 maggio scorso la Borsa brasiliana di quasi il 9% (sessione peggiore dall’ottobre 2008) e messo ko il real brasiliano deprezzatosi nella seduta del 18 maggio del 7,5 per cento contro il dollaro.
Corsa ai fondi carioca per anticipare il possibile recupero
L’azionario carioca non ha però smesso di luccicare agli occhi degli investitori. I dati diffusi da EPFR Global evidenziano infatti afflussi record dal 2012 sui fondi azionari brasiliani nell’ultima settimana (dal 18 al 24 maggio). Gli investitori hanno pertanto messo in atto una scommessa contrarian puntando sui fondi azionari legati al Brasile nonostante il paese fosse immerso in disordini politici.
Sell-off si trasforma in buy opportunity
I flussi per oltre 750 milioni di dollari sono stati alimentati da investimenti istituzionali soprattutto in ETF. “Il fatto che i flussi siano andati in gran parte in ETF è coerente con la corsa degli investitori per prendere posizioni corte – ha osservato Cameron Brandt, direttore di EPFR Global Research – . Ma è anche vero che gli investitori negli ultimi anni sono portati a vedere alcuni sell-off come un’opportunità di acquisto che scompare rapidamente”. Ad esempio nel caso della crisi della Crimea del 2014, dopo la debolezza iniziale, ha portato a guadagni di oltre il 20% nei tre mesi e mezzo successivi.
Gli afflussi verso il Brasile hanno riguardato i principali ETF sull’azionario carioca, tra cui anche quelli a leva come il Direxion Daily MSCI Brazil Bull 3X Shares (fondo a leva tre long sull’azionario Brasile) che nella giornata di giovedì 18 maggio aveva perso addirittura il 48% (dati FactSet).
Michel Temer, succeduto a Dilma Rousseff (lei stessa defenestrata attraverso un impeachment) avrebbe avallato il pagamento di tangenti all’ex numero uno del Parlamento, Eduardo Cunha, al fine di comprarne il silenzio e non essere coinvolto nello scandalo dei fondi neri del gigante petrolifero statale Petrobras.