Notizie Notizie Mondo Schroders abbassa le stime al 2,6%: “L’inflazione aumenterà e gli effetti positivi del petrolio svaniranno nel 2016”. Bric in ripresa

Schroders abbassa le stime al 2,6%: “L’inflazione aumenterà e gli effetti positivi del petrolio svaniranno nel 2016”. Bric in ripresa

15 Gennaio 2016 12:54

Petrolio, Cina e tassi in movimento sono i tre pilastri su cui si fondano le previsioni per il 2016 di Keith Wade, Chief Economist and Strategist di Schroders, che per prima cosa ha rivisto al ribasso la crescita globale per l’anno in corso dal 2,9% al 2,6%, che passerà al 2,8% nel 2017. “Abbiamo rivisto al ribasso le stime in tutte le area causa di un eccesso di scorte e di una mancanza di spinta della domanda globale”, spiega Wade. Che aggiunge: “Sebbene i benefici dei prezzi bassi del greggio continueranno a sostenere la spesa dei consumatori, l’inflazione aumenterà e gli effetti positivi del petrolio svaniranno nel corso del 2016“.


Bric in ripresa
Quanto ai Mercati emergenti, Wade ritiene che la Cina continuerà a rallentare anche nel 2016, ma segnali di stabilizzazione in Russia e Brasile si tradurranno, nel complesso, in un anno migliore per le economie Bric. “Le previsioni di crescita per l’economia globale nel 2017 si assestano al 2,8%, con un rallentamento nelle economie avanzate in risposta alla stretta monetaria negli Stati Uniti, mentre la crescita dei Mercati emergenti sarà marginalmente superiore”, è il parere di Wade.

Banche centrali in manovra
La politica delle Banche centrali sarà quindi determinante per segnare il sentiero dei mercati nel corso dell’anno. Essendosi focalizzata sulla maggior stabilità del tasso core di inflazione, la Federal Reserve ha alzato i tassi lo scorso dicembre, e altre manovre sono attese nei prossimi mesi. “Ci aspettiamo che il tasso dei Fed Funds aumenterà all’1,25% entro fine 2016 e al 2% entro fine 2017, quando raggiungerà i massimi“, spiega Wade. “Per quel che concerne la Bce, sebbene possa esserci un’ulteriore estensione del programma di QE, ci aspettiamo che l’allentamento monetario terminerà nel marzo 2017 e che la Banca centrale europea lascerà i tassi invariati fino alla fine di quell’anno“, conclude Wade.