Mutui: Goldman Sachs patteggia un conto da 5,1 miliardi di dollari, titolo in rosso nel pre-mercato
Maxi patteggiamento per Goldman Sachs. L’istituto newyorkese fondato da Marcus Goldman e da Samuel Sachs ha raggiunto un accordo da 5,1 miliardi di dollari per chiudere la controversia con le autorità statunitensi relativa i Residential Mortgage Backed Security, i titoli legati ai mutui, venduti tra il 2005 e il 2007.
L’accordo prevede il pagamento di 2,4 miliardi in sanzioni civili al Dipartimento di Giustizia, di 875 milioni di dollari a varie agenzie e di 1,8 miliardi che saranno destinati ai mutuatari in difficoltà. “Siamo felici di aver raggiunto un accordo di principio per risolvere questo tipo di questioni”, ha commentato Lloyd Blankfein, presidente e chief executive di Goldman Sachs.
Quello di Goldman non è certamente il primo di questi accordi. A novembre 2013 JPMorgan Chase ha siglato un’intesa da 13 miliardi di dollari, nell’estate 2014 è arrivata Citigroup tramite il pagamento di 7 miliardi di dollari, poi è stata la volta dei 17 miliardi di Bank of America e, ultima in ordine di tempo, a febbraio 2015 Morgan Stanley ha sborsato 2,6 miliardi.
L’accordo di Goldman arriva a pochi giorni dalla presentazione dei risultati del quarto trimestre 2015 (20 gennaio). L’utile netto è stimato in calo a causa dell’andamento dei volumi di trading e della ridotta attività sul mercato del capitali. La sanzione avrà effetto sui risultati del quarto trimestre 2015 riducendo gli utili dopo le tasse di circa 1,5 miliardi di dollari (gli analisti avevano stimato 1,3 miliardi). Il titolo GS nel pre-mercato di Wall Street segna un rosso di un punto percentuale.