Scenari immobiliari, il patrimonio dei fondi immobiliari italiani continua a crescere
Settore immobiliare ancora sotto i riflettori, questa volta grazie ai fondi. A livello mondiale, il 2007 si chiude con l’incremento del peso degli strumenti di investimento che operano nel mattone attraverso diverse forme, il cui patrimonio sfiora i 1.400 miliardi di euro (+16,5% rispetto allo stesso periodo del 2006) e vengono così confermate le previsioni della scorsa primavera. Numeri snocciolati oggi nel corso del convegno “Fondi immobiliari in Italia e all’estero” tenuto da Scenari Immobiliari, istituto indipendente di studi e di ricerche. Un progresso che non ha tagliato fuori nessuna tipologia di fondi, quotati non quotati, aperti e chiusi, anche se lo sviluppo più importante è stato quello che si riferisce ai Reits (real estate investment trust).
Il peso dell’Europa nel panorama dei fondi immobiliari a livello globale – spiega la nota – è cresciuto fino raggiungere il 60% del totale. Rimangono positive le stime per il 2008, anche se le migliori performance sono attese nel biennio successivo, periodo in cui si attende l’ingresso nel mercato di alcune società tedesche e lo strumento sarà operativo in altri Paesi.
L’effetto dei mutui subprime, quelli ad alto rischio, si comincia a sentire in modo lieve anche al di fuori degli Stati Uniti. Andamento a due velocità nel 2007 per il mercato immobiliare nel Vecchio continente: una prima parte dell’anno caratterizzata da performance positive, un secondo semestre, invece, in cui l’incertezza l’ha fatta da padrona in scia alla crisi innescata dai subprime negli Stati Uniti. “Tuttavia per il mercato immobiliare europeo – prosegue Scenari Immobiliari – i segnali di ripresa dovrebbero registrarsi sin dai primi mesi del 2008”.
Se si volge lo sguardo alla situazione italiana, il patrimonio dei fondi immobiliari nostrani dovrebbe entro la fine dell’anno superare i 24,2 miliardi di euro (+25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente) e per il 2008 prevede un’ulteriore crescita dell’11,5%. “Rispetto ad altri Paesi, i fondi immobiliari italiani – ha spiegato il presidente di Scenari Immobiliari, Mario Breglia – si sono rivelati molto flessibili nell’affrontare le diverse aree dell’immobiliare”.
Se l’anno che sta volgendo al termine è stato importante per i reits in Europa, soprattutto grazie all’introduzione dello strumento nel Regno unito, nel corso del 2008 dsi dovrebbe vedere anche il contributo dell’Italia, dovrebbero essere infatti operative anche le prime società di investimento immobiliare quotate (siiq) nostrane, che secondo le stime di Scenari Immobiliari potranno arrivare a un patrimonio compreso tra 5 e 8 miliardi di euro.