Salone Auto Detroit: Marchionne in Fiat almeno fino al 2017, Ipo nuova società entro l’anno

Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat, rimarrà nell’azienda torinese almeno fino al 2017. Lo ha annunciato il presidente del Lingotto, John Elkann, durante la conferenza stampa di apertura del Salone dell’Auto di Detroit. “Marchionne sarà responsabile della realizzazione del nuovo piano industriale che sarà presentato a maggio”, ha detto Elkann. Presente anche lo stesso Marchionne che si è espresso sul suo possibile successore: “Dovrebbe essere interno”, ha detto il top manager spiegando che “l’importante è che parli inglese per farsi capire nel mondo, non mi interessa se parla italiano”.
l’Ad ha poi voluto ribadire la non necessità di un aumento di capitale e che la quotazione in Borsa della nuova entità Fiat-Chrysler “è tecnicamente possibile” entro l’anno e “tecnicamente impossibile” nei primi sei mesi del 2014, precisando che “qualsiasi quotazione riguarderebbe la capogruppo e non una controllata. Marchionne ha poi escluso altre emissioni di nuove azioni, ribadendo la propria preferenza per un convertendo in quanto “permette di riflettere il valore reale delle azioni”. Comunque sia la quotazione, la sede, il nome e la questione legale della nuova azienda Fiat-Chrysler sono aspetti tecnici che saranno discussi in occasione del consiglio di amministrazione di Fiat il prossimo 29 gennaio, sede in cui si parlerà tra le altre cose della fusione con Chrysler. Questi sono argomenti, ha aggiunto Marchionne, da discutere e dettagli da confermare nei prossimi 12 mesi. Il 29 gennaio sarà anche il giorno in cui il board del gruppo esaminerà i conti di quarto trimestre.
Parlando del mercato auto europeo, Marchionne ha affermato che il 2014 non sarà l’anno della ripresa, ma che ci vorrà ancora molto tempo. “Il problema dell’economia è dovuto a molte ragioni – ha detto l’Ad – tra cui la mancanza di certezze sul futuro” e a suo dire “bisogna guardare oltre il 2014 per vedere un rilancio”. E punta ancora una volta tutto su Alfa Romeo: “È essenziale tornare al suo dna e non ci deve essere comunanza di motori con Fiat, ma avere caratteristiche proprie e architetture completamente Alfa”.