Sale il rischio Egitto per Italcementi, la scure di Intermonte sull’Ebitda 2011
Le tensioni in Egitto potrebbero rappresentare un serio problema per Italcementi. Nel Paese nordafricano continuano incessanti gli scontri con i manifestanti che chiedono la fine del regime di Hosni Mubarak. Nonostante una crescita economica sostenuta (+6%), quasi la metà della popolazione vive in condizioni di estrema povertà. Ad aggravare la situazione l’impennata dei prezzi dei generi alimentari, cresciuti costantemente negli ultimi tre anni. “Le tensioni politiche in Egitto – sottolinea Paul Donovan, economista di Ubs – sono probabilmente destinate a diventare un focus per i mercati. A quanto pare, gli altri Paesi emergenti affronteranno questi problemi attraverso misure destinate a contenere i prezzi degli alimentari”.
Tornando ad Italcementi, il gruppo della famiglia Pesenti potrebbe incontrare seri problemi in Egitto, dove la domanda di cemento potrebbe soffrire in scia alle fragorose proteste contro il governo Mubarak. L’Egitto, infatti, è attualmente una delle aree più profittevoli per Italcementi, che vanta nel Paese magrebino la leadership a livello di market share (22%) generando circa il 30% dell’Ebitda dell’intero gruppo. “La nostra maggiore preoccupazione per Italcementi – scrive Intermonte nella nota odierna raccolta da Finanza.com – è che i prezzi potrebbero rimanere sotto pressione nel 2011”.
Il broker ipotizza adesso una flessione nei prezzi in Egitto del 6%, che implicherà un calo del 22% nell’Ebitda di Italcementi realizzato nel Paese nordafricano. Per questo motivo “abbiamo abbassato le nostre stime 2011 a 189 milioni di euro dai precedenti 213 milioni”. Per quanto riguarda l’Ebitda 2011 di gruppo le previsioni di Intermonte sono passate a 811 milioni da 843 milioni, sotto il consesus che indica invece 881 milioni di euro. Inoltre, la domanda di cemento in Egitto potrebbe soffrire proprio nell’anno in cui sta arrivando la nuova capacità produttiva (+17% nel 2011) dopo la vendite di nuove licenze avvenuta lo scorso anno.
Intermonte mantiene quindi una view cauta sulle operazioni di Italcementi durante il 2011, anche per “i costi energetici che cresceranno probabilmente del 10% e per lo scarso utilizzo degli impianti nei mercati maturi”. Gli analisti hanno tagliato la raccomandazione sul titolo del gruppo della famiglia Pesenti a underperform dal precedente neutral, con il target price portato a 5,5 da 6 euro. A Piazza Affari, dopo aver ceduto ieri l’1,25%, il titolo Italcementi guadagna quasi 1 punto percentuale a 6,37 euro.