Telecom Italia indietreggia, analisti suggeriscono prudenza in vista dei conti 2010

L’appuntamento con i conti di Telecom Italia è ancora lontano, ma il mercato comincia a guardare con apprensione ai riscontri che arriveranno il prossimo 24 febbraio. Cda del gruppo guidato da Franco Bernabè che, oltre ad approvare i conti relativi al quarto trimestre a all’intero 2010, dovrebbe riservare un aggiornamento del business plan.
Il titolo della tlc italiana oggi è arrivato a cedere 2 punti e mezzo percentuale con un minimo a 1,053 euro per poi attestarsi a 1,06 euro (-1,85%). A spingere al ribasso il titolo c’è soprattutto la decisione di JPMorgan di aggiungere l’azione Telecom Italia nella “short conviction list” con potenziale downside del 10% in attesa dei conti 2010 in arrivo tra quattro settimane. “L’azione non appare attrante dopo la recente corsa”, rimarca la nota di JP Morgan che su Telecom Italia ha rating underweight con prezzo obiettivo a 1,15 euro. Telecom Italia che da inizio anno ha visto i propri corsi borsistici salire di quasi 12 punti percentuali facendo meglio del mercato equity italiano salito del 10% in questo primo scorcio dell’anno. Telecom Italia che da inizio anno ha sovraperformato di oltre il 7% l’indice tlc europeo.
“Riteniamo che i conti del 24 febbraio non supporteranno l’ascesa dell’azione TI – rimarca la nota della casa d’affari statunitense – con la possibilità di un ritracciamento fino al 10% nell’arco del prossimo mese e mezzo”. Le stime di JP Morgan sono di un lieve aumento del ritmo di discesa dei ricavi della divisione wireline rispetto al terzo trimestre, dovuto principalmente al deterioramento del business wholesale; di contro dal wireless dovrebbe arrivare un lieve rafforzamento con un -10% rispetto al -12% del terzo trimestre. Sul fronte costi le attese sono di ulteriori tagli sul mercato domestico con una diminuzione di 174 mln che porteranno a un calo del 2% dell’ebitda visto a 3 mld di euro includendo Telecom Argentina, mentre i ricavi sono visti a 7,5 mld. Senza Telecom Argentina, ebitda e ricavi sono attesi rispettivamente a 2,7 mld e 6,9 mld.
In vista della pubblicazione dei risultati relativi al quarto trimestre si sono espressi anche gli analisti di Intermonte che hanno rivisto al ribasso le stime di Eps confermando il rating neutral con prezzo obiettivo a 1,20 euro dal precedente 1,25 euro. La revisione delle stime a livello di Eps 2011-13 risulta del 4% alla luce di previsioni più conservative sulla divisione mobile e in particolare sulla riduzione delle tariffe di terminazione. Rimangono invariate le stime relative al 2010 con Eps di 0,12 euro, mentre l’ebitda è visto a 11,36 mld e i ricavi a 27,29 mld. Relativamente al quarto trimestre l’utile netto è atteso a quota 581 mln (+40% a/a) grazie a poste straordinarie, mentre il debito netto a fine anno dovrebbe essersi attestato a quota 32 mld. “TI è più a buon mercato rispetto ai peer in virtù della sottoperformance degli ultimi 2 anni – rimarca la nota di Intermonte – trattando 4,2 volte l’ebitda e 8,8 volte il P/E stimato 2011”. Raccomandazione outperform di Intermonte sulle TI risparmio.