Notizie Valute e materie prime Sale l’allerta sui mercati, si apprezzano dollaro e yen

Sale l’allerta sui mercati, si apprezzano dollaro e yen

19 Aprile 2010 08:06

L’accusa di frode nei confronti di Goldman Sachs non manca di avere i suoi effetti sul mercato valutario con yen e dollaro che continuano ad apprezzarsi rispetto alle altre valute. Debole anche oggi l’euro. La Moneta unica europea è scesa nuovamente sotto quota 1,35 dollari complici anche i timori legati all’effettiva attuazione del piano di aiuti alla Grecia. Alle 10.00 il cross euro/dollaro viaggia a 1,3453 dollari, nei pressi dei minimi di giornata dopo essere sceso bruscamente venerdì dopo l’uscita della notizia relativa all’accusa di frode formulata dalla Sec nei confronti di Goldman Sachs. Cedono fortemente terreno anche le commodity currencies con il dollaro australiano che lascia sul terreno lo 0,44% nei confronti del dollaro statunitense in scia al calo delle materie prime.


Caso Goldman che sta condizionando i mercati finanziari e vede l’Europa pronta ad agire. Il premier britannico, Gordon Brown, ha parlato di “bancarotta morale” preannunciando l’avvio di indagini in terra britannica. “Le banche sono ancora un problema – ha affermato Brown – e sono un rischio per l’economia”. E anche la Germania starebbe valutando l’avvio di azioni legali.

Scarna l’agenda economica di oggi. Negli Stati Uniti in uscita alle 16.00 l’unico dato in grado di indirizzare i mercati, il Leading indicator di marzo. La lettura è attesa in crescita dell’1% rispetto al mese precedente, maggior rialzo degli ultimi tre mesi avallando le attese che l’economia continuerà a crescere anche nella seconda metà dell’anno. Il leading indicator, conosciuto anche come superindice, è un indicatore utile per comprendere lo scenario economico futuro ed in grado di anticipare le svolte del ciclo. Un suo miglioramento evidenzia che nei prossimi mesi è prevista un’espansione della congiuntura americana.

In mattinata l’indice  sulla fiducia dei consumatori in Giappone ha mostrato un progresso a marzo a 41 punti dai precedenti 40. E’ migliorato anche quello delle famiglie passando da 39,8 a 40,9 punti.