Notizie Notizie Italia Saldo fondi negativo per tutte le grandi società di gestione

Saldo fondi negativo per tutte le grandi società di gestione

5 Ottobre 2007 11:08

I deflussi dal sistema dei fondi comuni italiani non fanno prigionieri. I 6,45 miliardi di euro usciti dall’industria in settembre hanno infatti risparmiato solo una frazione ridottissima delle società di gestione del risparmio, penalizzando soprattutto quelle collegate alle grandi banche.


Per Eurizon e Nextra, orbitanti nella galassia Intesa-Sanpaolo, i deflussi sono stati pari rispettivamente a 919 e 1600 milioni, per un dato complessivo di oltre 2,5 miliardi. Male anche l’altra superbanca, Unicredit. Qui Pioneer ha segnalato deflussi per 736 milioni e Capitalia per 578 milioni, per un totale di 1,3 miliardi. Seguono a ruota tutte le altre. Da Ubi Banca (-406 milioni) a Bnl/Bnp (-354 milioni), Generali (-246 milioni), fino a Monte dei Paschi (-219 milioni) e Credem (-81 milioni). Male anche Anima, con deflussi per 110 milioni.


Le uniche note positive sono venute da Deutsche Bank (+113 milioni), Ubs (28 milioni), e Azimut, che ha registrato un flusso attivo pari a 14 milioni di euro. Sostanziale tenuta invece per Mediolanum, per la quale i deflussi sono ammontati a 10 milioni, Arca (-24 milioni) e Banco Popolare (-32 milioni).


I dati definitivi sul mese di settembre diffusi ieri da Assogestioni hanno mostrato riscatti in crescita per tutte le tipologie di fondi, con un vero e proprio tracollo che ha interessato gli obbligazionari e un’inversione di tendenza per i flessibili, categoria che più di ogni altra aveva contribuito nei mesi scorsi a contenere la contrazione dell’industria.


Gli azionari hanno lasciato sul terreno 1,5 miliardi, mentre gli obbligazionari hanno perso 4,8 miliardi. Dall’emorragia si sono salvati solo i fondi di liquidità e gli hedge. I primi hanno inanellato un nuovo risultato positivo che per oltre 1,3 miliardi di euro). Per i fondi hedge la raccolta mensile è stata pari a 173,3 milioni. Segno meno anche per i prodotti flessibili e quelli bilanciati. Per i primi i disinvestimenti hanno sfiorato il miliardo di euro (-930 milioni), mentre per i secondi il saldo è negativo per 734 milioni.


I deflussi hanno inoltre colpito sia i fondi di diritto italiano, sia gli esteri e i roundtrip. I fondi esteri, in negativo per il secondo mese consecutivo, hanno perso 1,4 miliardi. Per i prodotti domestici la raccolta è stata negativa per oltre 3 miliardi. 1,9 sono invece i riscatti subiti dai prodotti esterovestiti.


A livello di intera industria per effetto dei riscatti il patrimonio è passato dai 600 miliardi del mese scorso, agli attuali 595 miliardi.