Saldi invernali 2017, inizia la corsa: calendario e consigli
Inizia la stagione dei saldi invernali 2017. Le prime a partire sono Sicilia e Basilicata, oggi. Domani toccherà alla Valle d’Aosta mentre dovranno aspettare fino al 5 gennaio i consumatori delle altre regioni
Si apre oggi la stagione dei saldi invernali con Sicilia e Basilicata in prima fila. A seguire domani la Valle d’Aosta e, da giovedì, tutte le altre regioni. Secondo Confcommercio la spesa media per famiglia dovrebbe aggirarsi intorno ai 344 euro. Simile la previsione di Confesercenti a 330 euro per famiglia. Nel complesso gli italiani spenderanno 5,3 miliardi di euro.
In attesa dei dati sui consumi natalizi degli italiani, le stime non erano particolarmente entusiasmanti, i commercianti puntano sugli sconti per recuperare. “Un Natale così così” è il commento di Renato Borghi, vicepresidente di Confcommercio . “Anche il Natale 2016 caratterizzato da un clima molto mite, non ha dato la spinta attesa alle vendite stagionali” conferma Roberto Manzoni, presidente di Fismo, l’Associazione che riunisce i commercianti del settore moda di Confesercenti.
Poco entusiasmo, quindi, e vendite “insufficienti a colmare il gap di consumi” accumulato nel corso dell’anno nonostante, secondo le indagini di Confesercenti, sei italiani su dieci si dichiarino interessati ad acquistare prodotti.
“I saldi rappresentano un’occasione sia per i consumatori che per i commercianti” spiega Manzoni. “Secondo le nostre stime elaborate in base alle intenzioni di acquisto degli italiani, possono valere potenzialmente oltre 4,9 miliardi di euro di consumi, per una spesa media di circa 330 euro a famiglia”. Una boccata d’ossigeno per un settore che – secondo le proiezioni dell’Osservatorio Confesercenti – non è ancora uscito dalla crisi: nel solo 2016 hanno cessato l’attività oltre 6mila negozi indipendenti d’abbigliamento, tessili, calzature e accessori.
Le indicazioni di Confcommercio
Chi acquista in saldo deve tenere presenti i seguenti punti messi in luce da Confcommercio:
Il negoziante ha la facoltà di accettare o meno la richiesta di un cambio merce, a meno che il prodotto acquistato non sia difettoso o danneggiato. In tal caso il compratore deve agire entro due mesi e potrà ottenere la sostituzione, la riparazione o la restituzione di quanto pagato;
Anche la prova dei capi di abbigliamento non è obbligatoria ma è rimessa alla discrezionalità del negoziante;
Il negoziante deve indicare chiaramente sia il prezzo scontato che quello non scontato e la relativa percentuale di sconto applicato;
Le carte di credito devono essere accettate dal negoziante che esponga la relativa vetrofania.
L’indagine Confcommercio/Swg: sull’abbigliamento la maggior parte degli acquisti
L’indagine sui saldi invernali condotta da Swg per Confcommercio, condotta tra Natale e Capodanno, premia il settore abbigliamento. Il 62% degli interpellati ha dichiarato l’intenzione di acquistare capi di vestiario. Seguono calzature (42%), borse (12%), biancheria per la casa (9%) e prodotti tecnologici (5%).