Rumor nozze Leonardo-Fincantieri sotto regia Tesoro, analisti ci credono poco
Suggestione maxi polo della Difesa e della Cantieristica con una fusione tra Leonardo e Fincantieri. Le indiscrezioni stampa odierne muovono i due titoli in direzione opposta – rialzo per Fincantieri e segno meno per Leonardo – in attesa di vedere se questa ipotesi a cui starebbe lavorando il governo abbia le potenzialità per diventare uno scenario concreto.
Cosa potrebbe succedere
Il governo italiano potrebbe prendere in considerazione una fusione tra Leonardo e il costruttore navale Fincantieri, stando a quanto riferito oggi da Il Messaggero. la possibile combinazione sarebbe promossa dal Movimento a cinque stelle (M5S) e l’eventuale operazione prevedrebbe il delisting di Leonardo con il trasferimento del controllo dal Tesoro (pari al 30%) a Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che attraverso Fintecna è il più grande investitore in Fincantieri con una quota del 72%. CDP che a sua volta fa capo al Tesoro.
L’obiettivo della fusione sarebbe quello di creare un grande attore nel settore della difesa e della costruzione navale militare. L’attuale amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, andrebbe a guidare il nuovo gruppo con la messa in disparte di Alessandro Profumo.
Dubbi per complessità operazione
“Mentre una potenziale fusione tra Leonardo e Fincantieri potrebbe avere un senso da un punto di vista industriale – argomentano gli analisti di Fidentiis – l’operazione appare abbastanza improbabile dato che, anche in considerazione della sua complessità piuttosto elevata, dovrebbe richiedere un ampio sostegno politico per essere finalizzata”.
A Piazza Affari il titolo Fincantieri sale del 2% a quota 1,034 euro, mentre Leonardo cede il 2,04% a 8,148 euro.