Notizie Notizie Mondo Robert Shiller e il Crash Confidence Index sull’ansia di un grande crollo dei mercati. Ecco cosa ci dice

Robert Shiller e il Crash Confidence Index sull’ansia di un grande crollo dei mercati. Ecco cosa ci dice

18 Ottobre 2022 14:22

Una consistente maggioranza di investitori individuali è preoccupata per un crollo del mercato azionario statunitense, ma si tratta di un dato positivo. Questo perché l’ansia da crollo è un indicatore contrarian. Sarebbe un brutto segno se gli investitori fossero fiduciosi sul fatto che non si verificherà un crollo. Possiamo quindi trarre almeno un po’ di conforto dall’attuale preoccupazione diffusa per un possibile crollo.

Oggi siamo in grado di studiare la relazione tra il mercato azionario e l’ansia da crollo grazie a un indice realizzato sulla base di un sondaggio mensile condotto tra gli investitori ed elaborato dal famoso professore di finanza dell’Università di Yale, Robert Shiller.

Il ‘Crash Confidence Index’ è in rialzo, in quanto un numero maggiore di investitori è in ansia per i propri portafogli.

Il sondaggio pone questa domanda: “Qual è secondo lei la probabilità di un crollo catastrofico del mercato azionario negli Stati Uniti, come quello del 28 ottobre 1929 o del 19 ottobre 1987, nei prossimi sei mesi?”.

Shiller ha pubblicato gli ultimi risultatida cui merge la percentuale di intervistati che ritiene che la probabilità sia inferiore al 10%. Attualmente, il 22,8% degli investitori individuali ritiene che questa probabilità sia bassa. Dal 2001, l’unica volta in cui questa percentuale si è abbassata è stata al termine dei mercati orso del 2007-2009 e del 2011. Si tratta certamente di precedenti rialzisti.

Ci si potrebbe chiedere se l’ansia da crollo sia alta perché siamo a ottobre, il mese dei due peggiori crolli nella storia degli Stati Uniti. Ma questo non si spiega. L’ultima lettura è più bassa di tutti gli altri ottobre, tranne tre, dal 2001.

Il sondaggio di Shiller si concentra sulla percezione soggettiva degli investitori della probabilità di un crollo. La probabilità reale è più bassa. Molto più bassa. Un’altra ricerca, condotta da Xavier Gabaix, professore di finanza all’Università di Harvard, dopo aver analizzato decenni di storia del mercato azionario negli Stati Uniti e in altri Paesi, ha ricavato una formula che prevede la frequenza dei crolli del mercato azionario per lunghi periodi di tempo. La formula ha funzionato molto bene nei due decenni successivi alla sua pubblicazione. Gabaix ha dichiarato che la formula stima che la probabilità di un crollo del 22,6% in un solo giorno nei mercati azionari è solo dello 0,33% su un periodo di sei mesi. Questa percentuale è stata utilizzata perché è la cifra che il Dow Jones Industrial Average DJIA ha perso il 19 ottobre 1987.

Dato che questa percentuale è così bassa, sappiamo che le probabilità soggettive riportate nel sondaggio di Shiller sono quasi esclusivamente un riflesso del sentiment degli investitori piuttosto che della realtà oggettiva. Ecco perché i contrarian non sono preoccupati dall’attuale alto livello di ansia da crollo, e anzi lo ritengono un segnale positivo.