Notizie Risparmio Risparmio: i consigli di Bocca (Nafop) per impostare una buona asset allocation

Risparmio: i consigli di Bocca (Nafop) per impostare una buona asset allocation

1 Aprile 2010 14:20

Capire bene cosa sia l’asset allocation e quali siano i fattori che possono condizionare la performance di un portafoglio di investimenti è fondamentale per il piccolo investitore a caccia di buone opportunità. Parola di Enzo Bocca, esperto del NAFOP, l’Associazione Nazionale dei Consulenti Finanziari Indipendenti. “Per asset allocation intendiamo la ripartizione del capitale finanziario da investire tra le differenti classi di strumenti finanziari. Da qui dipenderanno in gran parte rendimento e rischio”, spiega l’esperto. “Per far bene, occorre capire quello che sta succedendo e individuare i fattori che saranno determinanti nel futuro, almeno quello prossimo”.

Secondo Bocca la situazione economica appare in miglioramento, in particolare negli Stati Uniti. “L’S&P500 è oggi a livelli compatibili con lo stato dell’economia, ma i margini di crescita non sono più enormi. I tassi rimangono bassi, benché una ripartenza dell’inflazione a medio termine sia probabile. Deficit, debito pubblico e possibili insolvenze tornano ovunque in primo piano”, osserva l’esperto, notando che i BRIC sono usciti meglio dalla crisi, con ritmi di crescita e livelli di deficit da far invidia.

Per chi si vuol guardare avanti Bocca segnala di prestare attenzione almeno a tre elementi chiave quali i consumi USA, che a suo avviso devono ripartire in fretta per sostenere il PIL e le esportazioni del mondo; i movimenti sui mercati dei cambi che lasciano prospettare una implosione dei cambi. “Molti in Germania tifano (e lavorano) per questo e non si vedono in Europa personalità politiche forti, capaci di opporsi. Forse non accadrà presto, ma si tratta di una prospettiva reale e drammatica. Pertanto l’euro si indebolirà ancora”, specifica Bocca.

Infine dovrà essere tenuta presente la limitazione delle attività speculative delle banche che è in cima all’agenda di Obama. “E’ indispensabile – osserva ancora l’esperto del NAFOP – per non ricadere in fretta nei problemi noti ed è elettoralmente appagante in vista dell’importantissima scadenza di novembre. I mercati non reagiranno bene”.

In questo quadro l’asset allocation a suo avviso dovrebbe prevedere scelte coraggiose come l’abbandono totale dell’area euro – azioni e obbligazioni – e la rinuncia all’utilizzo di obbligazioni governative, che rendono poco e sono rischiose sulle scadenze lunghe. Su USA, BRIC, obbligazioni Corporate e Paesi Emergenti meglio privilegiare fondi ed ETF per diluire il rischio. “Naturalmente tutto questo vale fino a giugno – specifica l’esperto – . Poi si dovranno rivalutare le prospettive e cambiare, se necessario: guadagnare di più, rischiando meno, significa accettare una gestione dinamica del nostro portafoglio”.