Notizie Pensioni Risparmiare per la pensione e cultura degli investimenti: tre suggerimenti per alzare il benessere finanziario a lungo termine

Risparmiare per la pensione e cultura degli investimenti: tre suggerimenti per alzare il benessere finanziario a lungo termine

21 Giugno 2020 09:40

Il fattore demografico è uno dei problemi più seri soprattutto in Europa. Secondo l’Ageing Report 2018 della Commissione Europea, la popolazione totale rimarrà sostanzialmente stabile nei prossimi 50 anni (passando dai 511 milioni di abitanti del 2016 ai 520 milioni del 2070) con però un aumento molto più rapido e significativo del numero di persone di età superiore ai 69 anni, mentre parallelamente diminuisce la popolazione in età lavorativa. Diventano quindi sempre più cruciali tempistiche e modalità con cui i cittadini europei provvederanno alla propria vecchiaia al fine di mantenere un tenore di vita dignitoso durante il pensionamento.

Sean Hagerty, Managing Director, Vanguard Europe, sottolinea come molti cittadini dell’Ue si trovano in una situazione finanziaria sempre più precaria e in molti casi non sanno come risparmiare per la vecchiaia. Il problema è dovuto a una lacuna nella conoscenza dei mercati e dei prodotti finanziari, a una mancanza di fiducia nei confronti del sistema o anche a barriere all’ingresso dovute a costi elevati. Ma non deve necessariamente essere così. Il calo del numero dei contribuenti rappresenta una sfida sostanziale, ma comunque superabile.

I tre suggerimenti di Vanguard

Nel Vanguard Manifesto vengono indicate tre azioni fondamentali che i policy maker possono attuare per il miglioramento del benessere a lungo termine dei cittadini europei e per garantire loro una pensione serena.

1. Incoraggiare le persone a fare uno sforzo maggiore di quanto fatto finora per risparmiare per la propria pensione è il primo passo.  Per promuovere la propensione al risparmio dei cittadini Vanguard raccomanda come prima cosa una piattaforma informativa dove gli individui possano trovare in un unico luogo la sintesi dei propri piani previdenziali, anche di diversa origine. Una maggiore visibilità della propria situazione dovrebbe incoraggiare un maggiore risparmio laddove si evidenzia un gap previdenziale.

 2. Il secondo  passo consiste nell’affrontare la necessità di semplificare e armonizzare le norme pensionistiche esistenti in tutta l’Unione. Una regolamentazione uniforme andrebbe a eliminare i potenziali conflitti di interesse derivanti da modelli distributivi basati sulle commissioni. Oltre a eliminare i conflitti di interesse tra intermediari e risparmiatori, ciò garantirebbe anche una maggiore trasparenza dei costi e incoraggerebbe una maggiore concorrenza. Allo stesso tempo, i materiali commerciali dovrebbero essere armonizzati in modo da permettere agli investitori di confrontare adeguatamente i prodotti a livello transfrontaliero.

3. In terzo luogo, è essenziale garantire che ogni cittadino dell’Unione abbia accesso a prodotti pensionistici corretti, orientati al mercato dei capitali ed efficienti in termini di costi. Sono necessari strumenti e servizi di consulenza adeguati ad aiutare i risparmiatori nelle loro decisioni di investimento e consentire loro di confrontare i diversi prodotti. In particolare, è importante informarli sui costi di ogni prodotto e servizio offerto, poiché i costi elevati rappresentano un onere considerevole per i rendimenti a lungo termine. Sarebbe quindi auspicabile l’indicazione su tutti i documenti di investimento di un’informativa obbligatoria sui costi che mostri chiaramente ai risparmiatori l’impatto delle commissioni sui ritorni.

I cittadini, inoltre, dovrebbero avere accesso a una serie di servizi di consulenza e di assistenza in materia previdenziale adeguati alle esigenze specifiche. I risparmiatori hanno spesso bisogno di sostegno, soprattutto nelle fasi di mercato più complesse, per non perdere di vista i propri obiettivi di investimento a lungo termine.

“Crediamo che l’impegno dei policy maker nella ridurre le barriere agli investimenti, garantire un accesso equo e semplificare le regole in tutta l’Unione, porterà a un cambiamento positivo nella cultura degli investimenti, migliorando il benessere finanziario a lungo termine degli investitori europeo. Perseguendo questo obiettivo, noi continueremo a far sentire la nostra voce a favore degli investitori così che possano raggiungere i propri obiettivi finanziari a lungo termine attraverso l’accesso a prodotti e servizi d’investimento a basso costo e di alta qualità”, conclude Sean Hagerty.