Ripresa post-Covid sarà più lenta e graduale, ecco perché
La ripresa economica dopo l’emergenza Covid sarà più lenta e graduale del previsto, disegnando una U anziché una rapida V. Ne sono convinti in Schroders. La casa di investimento ha nuovamente rivisto al ribasso le stime sulla crescita globale, alla luce dei dati del primo trimestre. Sebbene il peggio sia alle spalle, il secondo trimestre sarà ancora difficile, se non peggiore. Un recupero si inizierà a vedere nel terzo trimestre, ma Keith Wade, chief economist & strategist di Schroders, avverte: “l’economia non riuscirà a recuperare il terreno perso nella prima metà dell’anno”. Ecco perché.
Schroders prevede che l’attività globale calerà a -5,4% quest’anno, peggio rispetto al -2,9% previsto precedentemente, guidato soprattutto dal deterioramento delle stime per Stati Uniti e Cina. Nel 2021 la crescita dovrebbe migliorare, a un +5,3%, con le politiche fiscali e monetarie ancora accomodanti e l’aspettativa di un vaccino pronto entro la metà dell’anno.
In particolare, Schroders ha ridotto le stime di crescita per tutte le principali aree. Le previsioni per l’economia degli Stati Uniti nel 2020 sono state abbassate a -8,2% rispetto al precedente -3,9%, quelle per l’Eurozona sono passate da -5,7% a -6,1% e le stime sul Pil del Regno Unito sono state tagliate dal -7,2% al -8,5%. Per il Giappone, la casa di investimento si aspetta una contrazione dell’economia del 5,4% nel 2020, lievemente migliore rispetto a gran parte delle controparti, grazie a chiusure minori e forti misure di supporto pubblico. Per quanto riguarda i mercati emergenti, il principale cambiamento riguarda l’outlook per la Cina, che è stato rivisto al ribasso per il 2020 al 2,2% dal 5%.
“Globalmente l’attività nel secondo trimestre sarà probabilmente sugli stessi livelli negativi del primo trimestre, se non peggiori, dato che i lockdown sono stati estesi ad aprile e maggio”, afferma l’esperto Wade. Tuttavia, il peggio dovrebbe essere alle spalle. Lo suggeriscono i prezzi dei metalli industriali che si sono stabilizzati e i dati sugli spostamenti di Google che suggeriscono che le attività nei posti di lavoro stanno riprendendo, anche se a livelli contenuti. Con l’allentamento dei lockdown, nel terzo trimestre si dovrebbe quindi vedere una sorta di rimbalzo dell’attività, anche se a livelli inferiori rispetto a quanto previsto in precedenza.
Perché la ripresa sarà più debole?
La ripresa sarà più debole rispetto per quattro motivi, secondo Schroders:
– Difficoltà nella rimozione delle misure di lockdown, legata soprattutto al trade-off tra far ripartire l’economia ed esporre la popolazione al rischio di contrarre il Covid-19. Molti scienziati hanno messo in evidenza il pericolo di una nuova ondata di casi.
– Cautela da parte dei consumatori. L’esperienza del virus renderà le persone più caute in generale. In alcuni ambiti, le abitudini di spesa non torneranno ai livelli precedenti, soprattutto nei settori viaggi, ospitalità e intrattenimento.
– Ritiro delle misure di supporto. Minore supporto per le aziende implica maggiore incertezza per le famiglie sull’occupazione, aumentando la reticenza a spendere.
– Calo degli investimenti delle imprese. A livello aziendale, l’incertezza peserà sugli investimenti. Ciò peserà sull’attività e sui redditi, con le aziende che daranno priorità alla riduzione del debito rispetto alla spesa in nuove strumentazioni e tecnologie o in dividendi.
“Tutto ciò implica che non torneremo sui livelli pre-Covid entro la fine del 2021, rendendo le nostre previsioni più a U che a V”, conclude l’esperto di Schroders.