Rio Tinto, 38,1 miliardi di dollari per Alcan
I motori dei rumors su una nuova fiammata del risiko dell’alluminio si sono scaldati per tutta la giornata di ieri, spingendo al rialzo i titoli coinvolti dalle voci di mercato, Alcan, Rio Tinto, Bhp Billiton e Alcoa.
Ora è arrivata la conferma che la compagnia canadese Alcan ha trovato un cavaliere bianco di suo gradimento, dopo aver rifiutato un paio di mesi un’offerta da 27 miliardi di dollari in contanti e azioni avanzata dalla statunitense Alcoa. Lo stesso cda che aveva respinto questa offerta, giudicata non in grado di riflettere “il valore degli asset fortemente attrattivi di Alcan, le sue opportunità strategiche e le sue prospettive di crescita”, ha invece caldamente raccomandato agli azionisti della società di accogliere la proposta di Rio Tinto.
Il gigante inglese delle miniere ha messo sul piatto una cifra nettamente più alta, 38,1 miliardi di euro, e tutti in contanti. Il valore attributo ad ogni azione Alcan è pari dunque a 101 dollari contro i 73 dell’offerta di Alcoa. Il nuovo gruppo che nascerà dall’unione sarà chiamato Rio Tinto Alcan è avrà la leadership globale nella produzione di alluminio con sinergie stimate intorno ai 600 milioni di dollari all’anno.
Per quanto riguarda Alcoa, il cui tentativo di unione con Alcan era stato giudicato come difensivo dagli analisti di mercato, essa appare adesso fuori gioco. Difficilmente potrà da sola pensare a un rilancio tale da superare l’offerta di Rio Tinto e potrebbe ora finire sotto le mire di Bhp Billiton, l’altro grande player del settore che si trova ora a dover contrastare il passo avanti fatto da Rio Tinto.
Si preparano dunque nuovi colpi di teatro in uno dei comparti dove le dimensioni societarie rappresentano uno degli “asset” più importanti per le imprese. La domanda di alluminio e di materie prime è stimata in crescita dagli analisti nei prossimi anni, sostenuta dalla forte domanda proveniente dalla Cina e dalle altre economie emergenti. Tutto ciò spingerà i prezzi delle commodity verso l’alto e le compagnie operanti nel settore a consolidarsi per guadagnare in efficienza ed efficacia.
La reazione del mercato ha premiato ieri i titoli Alcan con un rialzo superiore al 4% (le quotazioni sui mercati europei dei titoli della compagnia canadese segnano oggi un rialzo superiore ai 13 punti percetnuali). Rialzi nei dintorni del punto percentuale stanno facendo segnare oggi le azioni quotate in Europa di Alcoa e Bhp Billiton mentre Rio Tinto paga l’entità della cifra messa sul tavolo per Alcan con un ribasso dell’1,20% a circa mezz’ora dall’apertura dei mercati.