Rehn: rallentare consolidamento conti, ora misure per la crescita

E’ necessario in Europa proseguire nel consolidamento dei conti ma, considerato che negli ultimi due anni gli squilibri si sono dimezzati, ora si può rallentare e concentrarci sulle misure per la crescita, in particolare la fiscalità. Così il commissario Ue per gli affari economici e monetari, Olli Rehn, durante un’audizione della commissione Economica-Lavoro del Parlamento europeo. A detta di Rehn, è prioritario per la politica ripristinare i prestiti bancari all’economia, mentre in merito ai Paesi sotto osservazione, il commissario Ue ha affermato che per Italia e Finlandia c’è rischio di inosservanza delle condizioni macroeconomiche. Germania ed Estonia sono invece gli unici Paesi che le osservano in pieno e che per il Belgio si profila a primavera l’uscita dalla procedura per deficit eccessivo.
In particolare sulla Germania, Rehn ha confermato la sua visione critica, rimarcando il fatto che i tedeschi esportano più di quanto importano, danneggiando così i Paesi periferici dell’Unione europea. Berlino, ha precisato Rehn, deve far aumentare la sua domanda interna e la spesa per i servizi. Un surplus che rimane elevato vuol dire che la Germania i suoi risparmi all’estero. Con una maggiore domanda interna invece Berlino avvantaggerebbe i Paesi limitrofi e la Cina.