Notizie Notizie Mondo Recovery Fund, Morgan Stanley: ecco di quanto azionario europeo potrà battere quello globale

Recovery Fund, Morgan Stanley: ecco di quanto azionario europeo potrà battere quello globale

28 Luglio 2020 13:30

Il Recovery Fund darà un assist all’azionario europeo, in particolare alle borse dei paesi periferici, dunque anche a Piazza Affari. E’ quanto prevedono gli analisti di Morgan Stanley, definendo il fondo per la ripresa, su cui i leader europei hanno trovato un accordo la scorsa settimana, un “game changer” per l’Europa (un elemento, dunque, che cambierà le carte):

Morgan Stanley presenta il suo outlook sulle borse europee dopo accordo Ue su Recovery Fund“Riteniamo che i mercati azionari dell’Unione monetaria europea potranno sovraperformare le borse globali del 10%, guidati dagli indici dei paesi periferici (che faranno ancora meglio, con una outperformance del 15%)”, si legge nella nota che è stata diramata nelle ultime ore.

Tra l’altro, spazio per recuperare terreno le borse europee ce l’hanno.

L’indice di riferimento Stoxx 600 è infatti in calo dell’11% dall’inizio dell’anno, a fronte di una flessione di appena -1%.

Bullish sull’Europa anche Chris Dyer, direttore della divisione di azionario globale presso Eaton Vance, intervenuto nella trasmissione CNBC’s Squawk Box Europe. Secondo Dyer, le borse europee faranno meglio di Wall Street.

“Quello che stiamo vedendo in Europa è una maggiore coesione…mentre negli Stati Uniti è prevista una maggiore incertezza”. E il riferimento è alle imminenti elezioni presidenziali Usa di novembre.

A dare fiducia all’Europa sono stati anche gli analisti di UBS:

“La risposta politica europea (alla crisi innescata dalla pandemia del coronavirus) è stata migliore di quanto i mercati prevedessero, così come dimostrato dal Recovery Fund, e questo fattore sarà positivo per la regione”.

UBS è, tuttavia, anche cauta: “Detto questo, per l’area euro, prevediamo una forte recessione degli utili e una ripresa lenta”. Tanto che gli analisti del colosso svizzero stimano un crollo dei profitti, nel 2020, pari a ben -39%.