Notizie Notizie Mondo Ray Dalio: economia Usa in fase Goldilocks. Draghi? Bisognerebbe fargli complimenti

Ray Dalio: economia Usa in fase Goldilocks. Draghi? Bisognerebbe fargli complimenti

27 Febbraio 2018 13:40

“Siamo nella fase Goldilocks del ciclo, dove non fa troppo caldo e neanche troppo freddo. Abbiamo la crescita e non abbiamo un problema di inflazione. Questa è la parte bella del ciclo”. Intervistato da Bloomberg, Ray Dalio, numero uno di Bridgewater Associates, rinnova la sua fiducia nei fondamentali dell’economia americana, affermando che gli Usa sono avanti rispetto all’Europa nel ciclo economico.

A suo avviso, significa che la Federal Reserve potrebbe decidere di ritirare gli stimoli lanciati durante gli anni della crisi e alzare i tassi di interesse prima delle attese.

Secondo il fondatore dell’hedge fund numero uno al mondo, che gestisce asset per $160 miliardi circa, le banche centrali si troveranno in ogni caso a fronteggiare la sfida di riuscire a trovare un equilibrio tra crescita e inflazione, tra uno o due anni, dopo la fase Goldilocks.

Da segnalare che per economia Goldilocks si intende quell’economia che non è surriscaldata al punto tale di innescare un’inflazione superiore alle attese, e che non è fredda al punto da dare il via a una recessione. Il termine si riferisce dunque a un’economia che versa nel suo stato ottimale, caratterizzato da piena occupazione e stabilità economica.

Di norma, elementi chiave di un’economia Goldilocks sono un basso tasso di disoccupazione, un aumento dei prezzi degli asset (titoli azionari e prezzi degli immobili), bassi tassi di interesse, una crescita del Pil veloce ma costante e una bassa inflazione)

A proposito di banche centrali, Dalio sottolinea come “bisognerebbe commplimentarsi con Draghi” per aver salvato l’Europa dalla crisi dei debiti sovrani e fa notare come il Continente stia “attraversando ora una bella fase di deleveraging”.

Ieri Bloomberg ha riportato che il fondatore dell’hedge fund numero uno al mondo ha deciso di attaccare l’Europa intera, con posizioni short che ammontano complessivamente a $18,45 miliardi.

Nel mirino c’è sempre Piazza Affari, se si considera la decisione recente di triplicare la puntata ribassista contro l’Italia fino a $3 miliardi, in vista delle elezioni politiche del prossimo 4 marzo. Tra le sue scommesse bearish, figurano i titoli Total SA e Société Générale.

Le sue puntate short complessive contro l’Europa sono comunque scese rispetto al valore di $21,65 miliardi di inizio febbraio.