Rame: Goldman Sachs, il minor utilizzo come collaterale penalizzerà i prezzi

Le nuove norme introdotte dalle autorità cinesi per il controllo del mercato dei capitali potrebbero penalizzare le quotazioni del rame. A dirlo è Goldman Sachs. La cambio della normativa che regola le operazioni di arbitraggio sui tassi di interesse, che prevede maggiori controlli sulle società che effettuano queste operazioni e che entrerà in vigore a giugno, potrebbe ridurre l'utilizzo del rame (e degli altri metalli) come collaterale nelle operazioni finanziarie e spingere al ribasso i prezzi.
"Questo rischio ribassista complica la nostra view di breve termine", si legge nel report preparato da Roger Yuan, Max Layton, Jeffrey Currie e Damien Courvalin. Se da un lato "il calo delle scorte, l'utilizzo del metallo e i fattori stagionali rappresentano fattori positivi", il calo del metallo utilizzato nelle operazioni finanziarie "spingerà il mercato in surplus nel 2014".
"Questo rischio ribassista complica la nostra view di breve termine", si legge nel report preparato da Roger Yuan, Max Layton, Jeffrey Currie e Damien Courvalin. Se da un lato "il calo delle scorte, l'utilizzo del metallo e i fattori stagionali rappresentano fattori positivi", il calo del metallo utilizzato nelle operazioni finanziarie "spingerà il mercato in surplus nel 2014".