Nuove conferme dei segnali di rallentamento da parte dell’economia cinese.
Nella notte la seconda economia mondiale ha evidenziato dati macroeconomici inferiori alle aspettative degli analisti. In particolare la produzione industriale ha segnato a luglio una crescita su base annualizzata pari al 6%, leggermente al di sotto del +6,1% atteso dagli analisti e in calo rispetto alla lettura di giugno quando la produzione industriale aveva segnato una crescita pari al 6,2%.
Dati di rallentamento anche da parte delle vendite al dettaglio che sempre a luglio hanno segnato una crescita di tutto rispetto, +10,2% su base annualizzata, ma inferiore alle stime degli analisti che si attendevano un incremento prossimo al +10,5%.
Gli investimenti da inizio anno hanno segnato un incremento pari all’8,1%, deludendo anche in questo caso le previsioni degli analisti che si attendevano una crescita più sostenuta e prossima all’8,8%. Ancora peggio la sottovoce relativa agli investimenti privati che hanno segnato un modesto +2,1% , in netta contrazione dal +2,8% registrato nel mese precedente.
Il
quadro complessivo dell’economia cinese, a detta di molti analisti, rimane piuttosto
preoccupante. Solo nella passata settimana i dati macroeconomici dell’Ex Celeste Impero avevano segnato una
bilancia commerciale piuttosto deludente, con l
e esportazioni nettamente al di sotto delle aspettative a conferma del perdurante rallentamento della domanda internazionale. Anche dal fronte
importazioni si erano segnalati importanti rallentamenti, confermando come anche dal fronte domestico la propensione ai consumi non sia in uno stato di salute ottimale.
Dall’altro fronte, però, molti analisti continuano a segnalare come l’inflazione rimanga complessivamente sotto controllo, e ben al di sotto dell’obiettivo indicato a più riprese dalle fonti governative. Un fattore che di fatto rappresenta un possibile via libera a nuovi potenziali interventi di politica monetaria da parte della banca centrale del Paese.
Non stupisce quindi che nonostante questi dati macroeconomici i mercati dell’area asiatica abbiano reagito positivamente terminando la settimana in netto progresso. Hong Kong +0,8%, Shanghai +1,6%, Shenzhen +1,2% ed anche Mumbauy +1% hanno chiuso in prossimità dei massimi confermando la validità del trend di recupero che caratterizza le Borse mondiali in questo periodo estivo.