Netto calo delle esportazioni cinesi. Tornano timori sull’economia del Paese
Dati in chiaroscuro quelli diffusi nella notte dai mercati cinesi.
La bilancia commerciale dell’ex Celeste Impero ha evidenziato nel mese di luglio un surplus pari a 52,31 miliardi di dollari, in miglioramento rispetto ai 48,11 miliardi di giugno e dato migliore delle attese degli analisti che si aspettavano una frenata in area 47,30 miliardi.
Preoccupa però il dato relativo alle esportazioni che nel mese hanno segnato una contrazione pari al 4,4%, mentre le importazioni sono crollate del 12,5%. Gli analisti si attendevano rispettivamente un calo del 3 e del 7%. Espresse in yuan, le esportazioni hanno segnato un incremento pari al 2,9% rispetto all’anno precedente, mentre le importazioni hanno segnato una frenata pari al 5,7%.
La bilancia commerciale cinese registra quindi ulteriori segnali di debolezza e pone nuovamente l’attenzione sulla tenuta di quella che rimane la seconda economia su scala mondiale.
In particolare gli analisti di Nomura hanno commentato questi dati precisando che la perdurante debolezza del commercio cinese favorirà il mantenimento delle politiche accomodanti da parte del governo. Gli esperti della banca giapponese hanno sottolineato in un report l’allarme sul dato delle importazioni che rappresenta un’ulteriore conferma della debolezza della domanda interna.