Prysmian: multa da oltre 104 mln da Antitrust Ue, con lui altri 10 produttori di cavi
Multa all’italiana Prysmian e ai maggiori produttori mondiali di cavi dall’Antitrust Ue. La Commissione europea ha inflitto oggi una sanzione da quasi 302 milioni di euro (per la precisione 301,64 milioni) a 11 produttori di cavi elettrici sottomarini e terrestri ad alta tensione, per aver creato un cartello tra il 1999 e 2009. Secondo quanto emerge dall’indagine della Commissione, il cartello era composto da sei società europee, tre giapponesi e due coreane: ABB, Nexans, Prysmian (ex Pirelli), J-Power Systems (ex Sumitomo Electric e Hitachi Metals), VISCAS (ex Furukawa Electric e Fujikura), EXSYM (ex SWCC Showa e Mitsubishi Cable), Brugg, NKT, Silec (ex Safran), LS Cable e Taihan. ABB non è stata multata in quanto è stata la prima a rivelare l’esistenza del cartello. L’italiana Prysmian è stata invece sanzionata per 104,6 milioni, di cui 67,31 insieme a Pirelli e 37,3 milioni con Goldman Sachs, socio di riferimento di Prysmian dopo Pirelli.
Ma Prysmian e Pirelli non ci stanno
Prysmian ritiene che “l’analisi svolta dall’organismo comunitario sia profondamente viziata da un’istruttoria superficiale e quindi ingiusta ed illegittima”. Contro questa decisione dunque Prysmian presenterà ricorso al Tribunale dell’Unione Europea.
Della stessa idea Pirelli, coinvolta nella faccenda perché dal 1999 al 2005 ha detenuto il capitale della società di cavi. La società precisa come “la decisione della Commissione europea conferma che non c’è stato un coinvolgimento diretto di Pirelli nel presunto cartello nel business dei cavi per il trasporto energia – si legge nella nota – L’unico legame tra Pirelli e la contestata violazione antitrust è riconducibile al principio della cosiddetta ‘parental liability’, in quanto, durante parte del periodo del presunto cartello, il capitale di Prysmian era detenuto da Pirelli”. Il gruppo della Bicocca fa sapere dunque che ricorrerà anche lui in appello contro la decisione della Commissione europea, contestando l’applicazione del principio di ‘parental liability’. Di conseguenza Pirelli non prevede impatti finanziari derivanti da questa decisione.
La reazione in Borsa
A Piazza Affari la reazione alla decisione dell’Antitrust Ue è stata evidente soprattutto per il titolo Prysmian. Subito dopo la notizia, l’azione è balzata in avanti con un rialzo di oltre il 3% toccando il massimo di giornata a 19,12 euro, per poi rallentare progressivamente. In questo momento l’azione mostra un progresso dell’1,60% a 18,77 euro. La sua corsa è presto spiegata: Prysmian aveva accantonato già dal 2011 199 milioni proprio per fronteggiare eventuali sanzioni antitrust. La multa inflitta dunque risulta inferiore all’accantonamento.
Male invece Pirelli, che segna un ribasso dello 0,17% a 11,42 euro.