Notizie Notizie Mondo Prove di disgelo tra Stati Uniti e Russia, rublo prova il recupero dopo il grande tracollo

Prove di disgelo tra Stati Uniti e Russia, rublo prova il recupero dopo il grande tracollo

17 Dicembre 2014 08:43
Rimane alta la tensione sul fronte russo con il rublo ancora fortemente volatile anche se in recupero dopo il tracollo verticale delle ultime sedute. La speculazione ieri ha fatto sprofondare ai nuovi minimi storici la valuta russa con ribassi a doppia cifra che hanno fatto serpeggiare sui mercati il timore di un  possibile default del Paese. Ieri sera le tensioni sono in parte diminuite anche in virtù dell’emergere della possibilità di disgelo con l’Occidente e possibile revoca delle sanzioni se il presidente russo Vladimir Putin ammorbidirà rapidamente la propria posizione sull’Ucraina
La Russia paga principalmente la caduta vertiginosa dei prezzi del petrolio, scesi ai minimi a 5 anni, che ha acuito i timori di una profonda recessione il prossimo anno. 
Questa mattina la divisa russa segna un progresso di circa il 5% contro dollaro ed euro con cross usd/rub ridisceso in area 65 rubli dopo aver toccato ieri un picco storico poco oltre la soglia degli 80 rubli. Ieri il rublo ha chiuso la giornata con un crollo dell’11% contro il dollaro, il peggior calo giornaliero dal 1998, l’anno del default della Russia. Il maxi-rialzo dei tassi deciso ieri dalla banca centrale della Russia si è rilevato infruttuoso per stemperare le tensioni ribassiste sulla moneta. La speculazione ha portato il rublo ad arrivare a segnare nell’intraday una variazione giornaliera negativa quasi del 43%. 
Kerry apre a revoca sanzioni se Putin ammorbidisce posizione su Ucraina 
La possibilità di una rapida revoca delle sanzioni inflitte dall’Occidente alla Russia dipende da prossimi passi del presidente Vladimir Putin. Il segretario di stato americano, John Kerry, ieri sera da Londra ha sottolineato comunque che ci sono stati dei “progressi costruttivi” con Mosca negli ultimi giorni. “Le sanzioni possono essere revocate tra qualche settimana o qualche giorno, in funzione delle scelte del presidente Putin”, sono state le parole di Kerry.
Sempre ieri Mohamed A. El-Erian, chief economic adviser di Allianz, aveva rimarcato come la soluzione dei mali della Russia pùò essere solo un cambio di rotta del presidente Vladimir Putin. L’ex numero uno di Pimco ritiene che, nonostante l’impatto negativo dei prezzi del petrolio, Putin può ancora migliorare il sentiment economico e di mercato sulla Russia cambiando posizione sull’Ucraina, impegnandosi in modo più costruttivo con l’Occidente e contribuendo così a revocare le sanzioni economiche contro il suo paese.