Notizie Notizie Mondo Ppr ufficializza l’Opa amichevole su Puma

Ppr ufficializza l’Opa amichevole su Puma

14 Maggio 2007 07:17

Il gruppo Pinault-Printemps-Redoute (Ppr) non arresta la sua corsa per mettere le mani su Puma. Il big transalpino del lusso fa sul serio e lo ha dimostrato, ufficializzando oggi, attraverso la sua filiale Sapardis la pubblicazione del documento di Offerta pubblica d’acquisto (Opa) amichevole su Puma. Come già reso noto il 10 aprile, Sapardis metterà sul piatto 330 euro per ogni azione della società sportiva tedesca.

Il colosso guidato da François-Henry Pinault al momento detiene – come si legge in una nota – il 27,1% del capitale di Puma (4,333,185 azioni) e ha l’intenzione di rastrellate tutti i titoli in circolazione, circa il 72,9% delle azioni del colosso di sportwear teutonico, al prezzo di 330 euro per azione, appunto. Per quanto riguarda i tempi, il periodo d’offerta comincia oggi e terminerà il 20 giugno. E stando ai piani di Ppr l’operazione dovrebbe concludersi in modo approssimativo all’inizio di luglio.

 

Una mossa che ha incontrato il favore tutti d’accordo Oltralpe, soprattutto del presidente e direttore generale, François-Henry Pinault, che ha dichiarato che l’offerta è attraente, ha avuto il sostegno di tutto il management e rappresenta, al tempo stesso, un’occasione irripetibile per gli azionisti di Puma”. Il figlio del fondatore e numero uno del gruppo Ppr, aveva già ribadito, all’inizio di questa avventura, che il deal in atto con Puma rappresenta una nuova e importante opportunità di sviluppo e al tempo stesso una tappa di crescita molto redditizia. Ppr è il partner giusto per sostenere lo sviluppo della società sportiva tedesca.

Nello specifico, la sede di Puma rimarrà in Germania, a Herzogenaurach (stessa cittadina in cui ha la sede la cugina Adidas) , e come si legge nel comunicato, non c’è in atto nessun processo di delocalizzazione fuori dalla sede principale tedesca o dei principali luoghi della società.


Dopo l’offerta, ufficializzata oggi con Il documento pubblicato il 10 maggio, il passo successivo sarà quello di ottenere l’approvazione da parte dell’autorità che si occupa di tutelare la concorrenza nell’Unione europea e negli Stati Uniti.