Notizie Notizie Italia Poste torna all’attacco di quota 10 euro in Borsa, mercato aspetta ora i conti 2019

Poste torna all’attacco di quota 10 euro in Borsa, mercato aspetta ora i conti 2019

4 Marzo 2020 13:07

Poste Italiane continua la sua risalita a Piazza Affari. A metà seduta il titolo del gruppo guidato da Matteo Del Fante, che ha rimesso nel mirino la soglia di 10 euro, mostra un rialzo di oltre il 2% a 9,83 euro. Il tutto alla vigilia del consiglio di amministrazione che si riunirà nella giornata di domani per approvare i risultati finanziari 2019. Il giorno successivo, 6 marzo, nel corso del ‘Capital Markets Update’ il board presenterà anche l’aggiornamento sui target del 2020 nell’ambito del piano strategico “Deliver 2022”.

Parola al consensus

Stando alle stime del consensus degli analisti che seguono il titolo Poste Italiane (pubblicate sul sito della società in data 18 febbraio), nel 2019 i ricavi dovrebbero mostrare una lieve crescita a 10,93 miliardi di euro, con le vendite dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione che dovrebbero attestarsi a 3,493 miliardi mentre quelle relative alla voce Servizi Finanziari sono attese a quota 5,139 miliardi. È atteso in rialzo l’Ebit che dovrebbe raggiungere quota 1,678 miliardi, mentre l’utile dell’esercizio secondo quanto indicato dal consensus pubblicato sul sito della società, che raccoglie 10 broker, dovrebbe essere pari a 1,17 miliardi mentre quello lordo è visto a 1,706 miliardi. La società precisa che i dati di consensus sono stati calcolati utilizzando un campione delle più recenti stime elaborate dai principali broker che seguono il titolo Poste Italiane.

La view degli analisti, potenziale upside di oltre il 22%

Da inizio anno il titolo ha perso circa il 5%. Il consensus degli analisti su Bloomberg indica per Poste Italiane il 50% di giudizi Buy e il 50% Hold, mentre nessun analista dice Sell. In media il consensus raccolto da Bloomberg indica per Poste un prezzo obiettivo a 11,77 euro con potenziale upside del 22,6% circa.

Il punto tecnico (a cura dell’ufficio studi di Fol)

Quadro grafico in miglioramento per Poste Italiane. Dopo aver toccato il massimo storico a 11,63 euro lo scorso 19 febbraio, il titolo è calato a picco vittima dell’effetto coronavirus che ha colpito tutto il listino italiano, comprese le big del Ftse Mib. Il movimento ribassista ha provocato la rottura di diversi supporti chiave e si è concluso (per il momento) con la bear trap sul break del 38,2% di Fibonacci a 9,47 euro (di tutto l’uptrend avviato a ottobre 2018). Da qui Poste sta tentando un rimbalzo per riconquistare quota 10 euro, zona di resistenza molto importante per la presenza della media mobile 200 periodi e della ex trend line rialzista costruita sui minimi di marzo e agosto 2019. Il break deciso di questa fascia di prezzo aprirebbe la strada ai corsi verso 10,5 e 11 euro. Al ribasso, invece, la rottura del supporto a 9,47 euro potrebbe innescare accelerazioni verso il basso con target 9 e 8,43 euro.