Unicredit (-4%) in ginocchio, rally di Enel e Poste. Taglio Fed non scalda Piazza Affari
La Fed entra in scivolata per contrastare l’emergenza coronavirus, ma i mercati accolgono con nervosismo la mossa a sorpresa, sentore di un elevato livello di allerta. Si tratta infatti del primo taglio deciso al di fuori delle riunioni programmate dalla Fed dalla crisi finanziaria del 2008.
La Federal Reserve ha deciso all’unanimità di tagliare i tassi d’interesse di mezzo punto, all’1-1,25%, una mossa a sorpresa volta a sostenere l’economia in un momento di grave difficoltà derivante dalla diffusione a livello globale del coronavirus.
A Milano crollo di Banco, ma soffrono tutte le banche
Piazza Affari ha chiuso la giornata in rialzo, ma con guadagni che si sono assottigliati sul finale. L’indice Ftse Mib ha chiuso a +0,43% a quota 21.748 punti (nell’intraday si era spinto anche oltre i 22.000 punti).
Maglia nera di giornata a Banco BPM con oltre -8% a 1,705 euro. Il titolo dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna era già in territorio negativo nel giorno della diffusione del nuovo piano al 2023 che prevede la distribuzione totale di dividendi sul periodo 2020-2023 supererà gli 800 mln, con un dividend payout ratio medio pari ad almeno il 40%. Questi target sono pienamente confermati anche nello scenario “V-Shaped”, che comprende un rallentamento dell’economia nel solo 2020 (crescita del PIL pari al -0,1%). Secondo il ceo Giuseppe Castagna, il Piano rafforzerà ulteriormente il posizionamento competitivo di Banco Bpm come solida terza banca del Paese.
Cali superiori al 4% per Unicredit, mentre Intesa Sanpaolo ha limitato i cali a -0,82% forte della promozione a buy decisa oggi da Santander.
Bene Enel e Poste
In prima fila oggi Enel con +2% grazie alla prospettiva di un ulteriore calo dei tassi. Bene Diasorin (+2,93%). A dare slancio al titolo la notizia del lancio di un’offerta da 10,4 miliardi di euro da parte di Thermo Fischer Scientific per rilevare il 100% di Qiagen. L’offerta valuta Qiagen 39 euro per azione, che rappresenta un premio del 23% rispetto alla chiusura di ieri. “La notizia è positiva per il settore nel suo complesso perché aumenta l’appeal speculativo legato ad ipotesi di consolidamento. Diasorin ha una partnership con Qiagen per la commercializzazione della tubercolosi latente e la malattia di Lyme”, argomentano gli analisti di Equita. Diasorin è protetta da alcune clausole contrattuali forti sull’accordo. Unico rischio, rimarca la sim milanese, potrebbe essere una minor focalizzazione da parte di Qiagen, compensata da un aumento potenziale della base clientela aggredibile.
Bene Poste (+3,86%). Infine Fca (+1,03%) che ha fatto leggermente meglio del mercato con -6,7% immatricolazioni a febbraio con il contributo positivo del marchio Fiat (+4,4%).