Poste Italiane: Tesoro conferma Ipo entro fine anno, ampia fetta di azioni a pubblico retail
Timing confermato per la quotazione di Poste. Il Tesoro non fa marcia indietro e reitera l’obiettivo di finalizzare in tempi brevi, ossia entro fine anno, il processo di quotazione a Piazza Affari di Poste Italiane.
Il processo di privatizzazione prevede un occhio di riguardo per gli investitori retail e i dipendenti di Poste a cui verrà riservata un’ampia fetta delle azioni offerte.
Il processo di privatizzazione prevede un occhio di riguardo per gli investitori retail e i dipendenti di Poste a cui verrà riservata un’ampia fetta delle azioni offerte.
Dalla riunione odierna preso il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha permesso di verificare lo stato di avanzamento dell’operazione di quotazione in Borsa di Poste Italiane, alla presenza del ministro Padoan e dell’amministratore delegato di Poste, Francesco Caio, con il contributo del Dipartimento del Tesoro, dei suoi consulenti e dei global coordinator dell’operazione.
“Dai primi contatti con gli investitori è emerso che l’operazione di quotazione di Poste Italiane beneficia di una forte associazione con la stagione di riforme, rinnovamento e modernizzazione del Paese nella quale è impegnato il Governo. L’operazione è percepita come un simbolo del cambiamento in atto nel Paese”, si legge nella nota del Tesoro.
Rafforzamento del ruolo di Poste nell’offerta di servizi e raccolta del risparmio
Nel corso della riunione odierna, oltre a constatare l’avanzamento di tutte le operazioni preliminari nel pieno rispetto della tabella di marcia, Padoan e Caio si sono soffermati sul ruolo di offerta capillare di servizi e raccolta del risparmio che Poste Italiane ha tradizionalmente svolto nel Paese, e sull’esigenza di rafforzare questo ruolo nel futuro anche attraverso il ricorso agli strumenti e alle risorse del mercato.
Nel corso della riunione odierna, oltre a constatare l’avanzamento di tutte le operazioni preliminari nel pieno rispetto della tabella di marcia, Padoan e Caio si sono soffermati sul ruolo di offerta capillare di servizi e raccolta del risparmio che Poste Italiane ha tradizionalmente svolto nel Paese, e sull’esigenza di rafforzare questo ruolo nel futuro anche attraverso il ricorso agli strumenti e alle risorse del mercato.
“La sostenibilità del ruolo sociale dell’azienda nel lungo periodo è uno degli obiettivi strategici dell’operazione di quotazione – sottolinea la nota di via XX Settembre – con l’attenzione al ruolo dell’azienda nella comunità nazionale che è peraltro parte integrante del piano industriale, concretizzata nell’equilibrio tra interessi degli shareholder e interessi degli stakeholder”. Per favorire questo equilibrio tra shareholder e stakeholder, l’offerta di azioni riserverà quote rilevanti all’azionariato popolare e privilegi specifici per i dipendenti.