Saldi estivi al via: test su ripresa consumi, ma forte caldo potrebbe frenare voglia di shopping
Già iniziati ieri in Campania e Basilicata, i saldi estivi partiranno sabato 4 luglio anche nelle altre regioni italiane. Sono attesi dei timidi segnali di ripresa della propensione d’acquisto degli italiani dopo 8 anni di contrazione. C’è però il rischio di una partenza lenta dei saldi a causa della forte ondata di caldo che sta attraversando la Penisola e potrebbe invogliare gli italiani più verso il mare che allo shopping.
Ondata di caldo rischia di penalizzare inizio saldi
Secondo il Codacons le vendite durante i saldi dovrebbero segnare una crescita del 3% rispetto al 2014, anche se non c’è da attendersi un boom delle vendite. “La partenza dei saldi di domani, anche a causa del forte caldo e delle condizioni di bel tempo che spingeranno i cittadini al mare, sarà lenta”, spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi. L’associazione dei consumatori sottolinea inoltre come si stima che 2 negozi su 3 abbiano anticipato i saldi, promuovendo sconti “sottobanco” ai clienti o attraverso l’invio di sms o email pubblicitarie. “Una prassi oramai consolidata – sottolinea Rienzi – che dimostra come la gabbia dei saldi di fine stagione sia ampiamente superata, e si debba andare nella direzione di una liberalizzazione totale degli sconti“.
Secondo il Codacons le vendite durante i saldi dovrebbero segnare una crescita del 3% rispetto al 2014, anche se non c’è da attendersi un boom delle vendite. “La partenza dei saldi di domani, anche a causa del forte caldo e delle condizioni di bel tempo che spingeranno i cittadini al mare, sarà lenta”, spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi. L’associazione dei consumatori sottolinea inoltre come si stima che 2 negozi su 3 abbiano anticipato i saldi, promuovendo sconti “sottobanco” ai clienti o attraverso l’invio di sms o email pubblicitarie. “Una prassi oramai consolidata – sottolinea Rienzi – che dimostra come la gabbia dei saldi di fine stagione sia ampiamente superata, e si debba andare nella direzione di una liberalizzazione totale degli sconti“.
Spesa media di 230 euro a famiglia
Le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo circa 230 euro per un valore complessivo intorno ai 3,6 miliardi di euro (dai 3,5 mld dello scorso anno).
Le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, ogni famiglia spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo circa 230 euro per un valore complessivo intorno ai 3,6 miliardi di euro (dai 3,5 mld dello scorso anno).
Effetto Expo su acquisti dei turisti stranieri
“Dopo l’ingorgo fiscale di giugno – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio – è finalmente stagione di saldi. Secondo le nostre stime, i consumatori italiani tenderanno sostanzialmente a confermare i budget dell’anno scorso, anche se con piccoli assestamenti al rialzo. Speriamo, però, che ai maggiori ordinativi effettuati da molti nostri operatori, soprattutto nelle città più turistiche in previsione dell’Esposizione Universale, possano corrispondere maggiori acquisti da parte della clientela straniera, amante del bello e del made in Italy, che auspichiamo raggiungerà l’Italia anche per vivere l’EXPO”.
“Dopo l’ingorgo fiscale di giugno – afferma Renato Borghi, presidente di Federazione Moda Italia e vicepresidente di Confcommercio – è finalmente stagione di saldi. Secondo le nostre stime, i consumatori italiani tenderanno sostanzialmente a confermare i budget dell’anno scorso, anche se con piccoli assestamenti al rialzo. Speriamo, però, che ai maggiori ordinativi effettuati da molti nostri operatori, soprattutto nelle città più turistiche in previsione dell’Esposizione Universale, possano corrispondere maggiori acquisti da parte della clientela straniera, amante del bello e del made in Italy, che auspichiamo raggiungerà l’Italia anche per vivere l’EXPO”.