Notizie Notizie Italia Poste Italiane e Ferrari, le due gemme del Ftse Mib macinano record. Ecco i grafici da capogiro

Poste Italiane e Ferrari, le due gemme del Ftse Mib macinano record. Ecco i grafici da capogiro

3 Luglio 2019 10:31

Cavalcata ai nuovi massimi storici per Ferrari e Poste che segnano rispettivamente +70% e +38% da inizio anno. Percentuali che da sole rendono l’idea dello stato di grazie di due dei titoli più performanti di Piazza Affari.

 

L’euforia dei mercati, e in particolare di Piazza Affari con l’effetto spread che traina il Ftse Mib, sta contagiando la maggior parte dei titoli del listino milanese, ma la sovraperformance di Ferrari e Poste è cospicua in questi primi sei mesi e spiccioli del 2019. In particolare, Poste in avvio di giornata ha toccato i nuovi massimi assoluti in Borsa a 9,672 euro con un balzo giornaliero del 2%. A livello tecnico, l’Ufficio Studi di FinanzaOnline rimarca come il titolo stai tentando di rompere la resistenza statica poco sopra i 9,5 euro che per ben tre volte ha arrestato i corsi negli ultimi mesi. Una rottura con volumi in chiusura garantirebbe il proseguo al rialzo per il titolo.

 

Poste non è stata invischiata in questi mesi nella sottoperformance che ha caratterizzato i titoli bancari del Ftse Mib, confermando il suo status di unicum nel panorama globale dei servizi postali. La peculiarità di Poste, con l’unico operatore con uguale modello di business è Japan Post, è data dal modello di business che vede l’integrazione di 4 realtà con caratteristiche, driver di crescita e rischi associati ben distinti: Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, Servizi Finanziari, Prodotti Assicurativi e Pagamenti Mobile e Digitale (PMD).

Ferrari sfreccia verso un 2019 record

Ferrari dal canto suo, da inizio anno vede solo Azimut fare meglio (+79%) all’interno del Ftse Mib. Il titolo del Cavallino Rampante ha sfondato oggi anche i 148 euro, nuovi massimi storici. Da ieri è partita la seconda trance del programma di acquisto di azioni proprie da 200 milioni di euro, di cui 150 milioni da eseguire sul mercato italiano e fino a 50 milioni sul NYSE mediante un ulteriore mandato con una primaria istituzione finanziaria. Questa seconda tranche di acquisti terminerà il 27 dicembre 2019. La prima tranche da 100 milioni è stata completata ieri.

Il piano industriale di Ferrari, presentato lo scorso autunno, punta a un target di Ebitda 2022 a quota due miliardi di euro. Dopo i forti numeri del primo trimestre (+22,7% le consegne, ricavi a 940 mln (+13,1%) ed ebitda adj a 311 mln), il mercato ha iniziato a credere a un 2019 di Ferrari migliore di quanto indicato dai target societari considerando l’effetto nel secondo semestre del lancio dei primi modelli Icona (Monza SP1 e SP2). I target per l’intero 2019 che vedono ricavi a oltre 3,5 miliardi di euro, ebitda adjusted di 1,20-1,25 miliardi di euro (+10% circa rispetto al 2018), utile per azione adjusted di 3,50-3,70 euro (+6% vs 2018) e Free cash flow industriale di circa 0,45 miliardi, in crescita di oltre il 10% rispetto al 2018.

 

Gli analisti dicono Buy. Indicazioni positive da parte degli analisti su entrambi i titoli. Su Ferrari sono 10 i giudizi Buy, pari al 47,1% del totale. Mentre su Poste i Buy sono il 46,7% del totale.