Notizie Dati Macroeconomici Pmi manifatturiero record in Eurozona. In Italia la nota stonata della disoccupazione

Pmi manifatturiero record in Eurozona. In Italia la nota stonata della disoccupazione

3 Luglio 2017 11:28

Ottime notizie per l’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona, che cresce al ritmo più forte in oltre sei anni, grazie al boom della Germania, alla solida espansione in Francia, e ai contributi positivi arrivati anche da Spagna e Italia. Dal fronte macroeconomico dell’Italia, tuttavia, è giunta anche un’indicazione che non promette bene, e che mette in evidenza tutta la precarierà del mondo del lavoro.

Diffuso il tasso di disoccupazione, che a maggio è risalito all’11,3%, crescendo di 0,2 punti percentuali.

A darne notizia l’Istat che, nei suoi dati preliminari, ha anche stimato per il mese di maggio 51.000 occupati in meno rispetto ad aprile e 141 mila in più rispetto a maggio 2016.

Su base mensile, dal fronte occupazionale, sale solo il numero degli occupati ultracinquantenni e dei dipendenti con contratti a termine.

Altra nota stonata, l’aumento del tasso di disoccupazione giovanile, balzato a maggio al 37% con un incremento di 1,8 punti su base mensile: rispetto ad aprile cercano lavoro 25.000 persone in più di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Dopo il forte calo registrato ad aprile, la stima delle persone in cerca di occupazione a maggio cresce in generale dell’1,5% (+44 mila) e l’esercito dei disoccupati conta 2 milioni 927mila persone.

Disoccupazione spina dell’Italia, in Eurozona è diverso

Il trend della disoccupazione in Italia è tanto più preoccupante, se si considera che, sempre nella mattinata di oggi, è stato reso noto il dato della disoccupazione relativo all’intera Eurozona, che a maggio è rimasto invariato rispetto ad aprile al 9,3%, al minimo dal marzo del 2009.

Inoltre, nell’intera Unione europea, il tasso di disoccupazione è stato pari al 7,8%, al valore più basso dal dicembre del 2008.

I paesi che hanno assistito al tasso di disoccupazione più basso si sono confermati Repubblica Ceca e Germania, con un tasso inferiore al 4%.

Tornando invece ai dati manifatturieri, l’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona stilato da Markit è salito a giugno a 57,4 punti, rispetto ai 57 punti di maggio, battendo le stime e confermando il record degli ultimi sei anni.

Particolarmente solidi si sono confermati i risultati di Germania, Austria e Olanda, mentre l’attività manifatturiera della Grecia è tornata in territorio di crescita (in quanto il dato ha superato i 50 punti, linea di demarcazione tra fase di contrazione, valori al di sotto, e di espansione, valori al di sopra).

Il Pmi manifatturiero tedesco ha testato il massimo in ben 74 mesi, ovvero dal 2011, salendo a giugno a 59,6, rispetto ai 59,5 di maggio.

Il Pmi manifatturiero della Francia si è attestato a 54,8 a giugno dai 53,8 di maggio, riportando una espansione maggiore, anche se non veloce quanto sperato.

E bene è andato anche il Pmi manifatturiero dell’Italia, alla cui crescita hanno contribuito soprattutto i nuovi ordini.