Pirelli: segnali di risveglio dai conti del secondo trimestre, l’Ebit 2013 stimato all’estremo inferiore
Nel secondo trimestre i ricavi del gruppo, scesi dell’1,3% nei primi tre mesi, hanno evidenziato un incremento di poco inferiore al 9% annuo attestandosi a 1.594,8 milioni di euro. Il consenso degli analisti era per un fatturato di 1.540 milioni. Il dato complessivo relativo i primi sei mesi si attesta così a 3.131,1 milioni, il 3,6% in più rispetto ai 3.021,8 milioni di un anno prima.
Sale anche l’Ebit che grazie a un +4,3% (-15,5% nel Q1) si porta a 200,9 milioni mentre l’utile netto passa dai 94,9 milioni del secondo trimestre 2012 a 78 milioni. I dati, come del resto nel caso dei ricavi, sono leggermente superiori alle stime (Ebit a 195 milioni e utile netto a 77 milioni). Il risultato netto relativo la prima metà dell’anno evidenzia un rosso di oltre il 30% attestandosi a 150,1 milioni di euro. La posizione finanziaria netta è negativa per 1.732,6 milioni, in salita sia rispetto ai 1.205,2 milioni di fine 2012 e sia nel confronto con i 1.702,7 milioni messi a segno al 30 giugno 2012.
La view sull’Ebit scende all’estremo inferiore
Per quanto riguarda i target, i ricavi totali sono stimati nel range 6,3-6,35 miliardi di euro mentre l’Ebit è visto a 810 milioni, “in linea con la base della precedente forchetta (810-850 milioni di euro)”. Confermate invece generazione di cassa ante dividendi superiore a 200 milioni di euro e posizione finanziaria netta inferiore a -1,2 miliardi di euro (prima della riclassifica del credito Prelios).