Piazza Affari sui minimi da inizio luglio con le banche, forti acquisti sul Bund
Si respira un clima di avversione al rischio sui mercati finanziari con gli investitori che si stanno preparando ad affrontare i due eventi clou nell’ultimo scorcio del 2016: il referendum costituzionale, in programma il 4 dicembre, e le elezioni presidenziali americane, in agenda l’8 novembre. Piazza Affari era partita col piede giusto dopo il primo dibattito televisivo tra Hillary Clinton e Donald Trump, vinto dall’ex segretario di Stato secondo un sondaggio della Cnn che ha assegnato alla Clinton il 62% delle preferenze dei telespettatori che hanno seguito il confronto.
L’euforia è pero durata poco. L’indice Ftse Mib, dopo aver toccato un massimo intraday a 16.332 punti, ha poco a poco ceduto terreno arrivando a testare la soglia psicologica dei 16.000 punti, violata l’ultima volta al ribasso nei primi dieci giorni di luglio. A pesare è ancora una volta il settore bancario con l’indice Ftse Italia All Share Banks che lascia sul parterre circa 2 punti percentuali. A guidare i ribassi nel Vecchio Continente è il Dax, dove il caso Deutsche Bank (-3% circa) continua a tenere banco.
In questo clima in mattinata si sono notati forti acquisti sul Bund tedesco. Il rendimento del titolo decennale di Berlino viaggia in area -0,15% rispetto al -0,11% dei primi scambi di seduta. Di conseguenza lo spread Btp-Bund è salito oltre quota 130 punti base. Vendite invece sul petrolio con il Wti che lascia sul terreno oltre 1 punto percentuale a 45,30 dollari al barile. Fino a domani ad Algeri i maggiori Paesi produttori sono protagonisti ad Algeri all’International Energy Forum e il mercato sembra non credere al raggiungimento di un accordo per congelare la produzione e sostenere i prezzi del greggio.