Piazza Affari senza freni, ENI e FCA avanti tutta. I titoli da monitorare oggi sul Ftse Mib
Piazza Affari prosegue il poderoso rally di inizio mese. Il Ftse Mib balza anche oggi con un progresso di oltre l’1% e supera di slancio la resistenza psicologica dei 19.000 punti spingendosi fino ad area 19.200 punti. L’ufficio Studio di FinanzaOnline rimarca come l’indice guida di Piazza Affari stia mettendo nel mirino i 20.000 punti, dove passa il ritracciamento del 50% di Fibonacci di tutto il down trend avviato a febbraio 2020. Ieri, in una giornata festiva per l’Italia, l’indice milanese Ftse Mib ha chiuso con un progresso del 2,42% a 18.971 punti.
Gli operatori continuano a guardare alla ripresa dell’attività economica con la fine progressiva delle misure di confinamento visto il miglioramento della situazione Covid in Europa. Ieri i dati sull’attività manifatturiera nell’area euro hanno evidenziato primi segnali di recupero e questa mattina dalla Cina si è assistito a un sorprendente recupero dell’indice Pmi servizi, che a maggio è balzato al record dal 2010. Si guarda con speranza anche alla riunione di politica monetaria della Bce, in programma domani, da cui potrebbero giungere nuove misure in sostegno all’economia. Il mercato si attende un incremento del PEPP per ulteriori 500 miliardi.
Seduta positiva oggi per le Borse asiatiche. “I mercati continuano a mostrare la volontà di scartare qualsiasi pessimismo anche se una ripresa a forma di V sembra improbabile”, rimarcano gli esperti di IG nella loro morning call. I dati provenienti dalla Cina sono stati incoraggianti, come esemplificato dall’impressionante lettura PMI dei servizi Caixin di 55 a maggio. Nel frattempo, il PIL australiano per il primo trimestre è stato migliore del previsto, attestandosi a -0,3%.
Banche non si fermano, in spolvero anche il duo ENI-Enel
A Piazza Affari continua il recupero delle banche con Unicredit che allunga sopra gli 8 euro con un balzo dell’1,5% così come Intesa Sanpaolo. La migliore è Bper con oltre +2%. Il settore al momento non risente del rischio dell’introduzione della golden Power per le cessioni di NPL. Un articolo de Il Sole 24 Ore riporta il rischio che, con il Decreto Liquidità, le cessioni di crediti deteriorati da parte delle banche possano essere soggette alla normativa sul Golden Power. Questo porterebbe a un`ulteriore dilatazione dei tempi di cessione da parte delle banche in quanto sarebbe necessaria una notifica di vendita al governo e il via libera potrebbe arrivare fino a 75 giorni dopo.
Tra le big di Piazza Affari si segnala la forza di ENI che ritorna a 9 euro con un balzo di oltre il 2% in scia al rally del petrolio. “La soglia dei 9 euro è un livello di resistenza che da circa due mesi ostacola il movimento al rialzo di Eni”, rimarca l’ufficio studi di FinanzaOnline.
Continua anche il momento positivo di Enel con +1,2%. La multiutility è reduce da una striscia di ben 12 sedute consecutive al rialzo che le hanno permesso di riportare in positivo il saldo Ytd. Il mercato guarda alla possibile sponda dall’Ue con il Recovery Fund che dovrebbe dare nuova spinta agli investimenti sulle rinnovabili dove Enel gioca un ruolo di leadership.
FCA sprinta, analisti positivi dopo riscontri mercato Usa
Tra gli industriali balzo nell’ordine del 5% per Leonardo, miglior titolo di tutto il Ftse Mib. Pirelli sale del 2,6% e Atlantia del 3,3%.
In gran spolvero anche FCA con oltre +3% a quota 8,61 euro in scia al rally di tutto il comparto auto Ue. In particolare Renault sale dell’8% a Parigi dopo aver finalizzato un prestito di 5 miliardi di euro con il governo francese e Goldman Sachs ha detto buy sul titolo.
Intanto a maggio le immatricolazioni del mercato US segnano -29,5% a/a a 1,11 mln (-23% YTD a 5,3 mln) di cui car -44% (-35% YTD) e truck -24% a 860 mila (-18% YTD). “Il mix è potenzialmente positivo per FCA dato che i truck (Jeep e RAM che hanno marginalità superiore alla media) hanno sovraperformato il mercato”, argomenta Equita che vede il mercato Usa chiudere il 2020 a -29% se non ci saranno ulteriori shock.
STM cavalca l’effetto Microchip
Spicca poi il balzo di STM del 4% in scia alle novità da parte di Microchip. La società americana leader nei microcontrollori ha migliorato il range di guidance per il trimestre in corso. La società ha alzato il mid-point della stima di sales del 3% (range $1.25bn 0% qoq / $1.33 -6% qoq). La revisione è dovuta a minori disruptions nella supply chain legate a Covid-19 in Asia (Filippine, Malesia) e minori cancellazioni di ordini rispetto alle attese.
STM genera circa il 20% del fatturato dai microcontrollori.