Piazza Affari: scattano le vendite di fine mese, male le banche. Corre Telecom Italia su ipotesi scorporo, bene anche Luxottica e Leonardo
Piazza Affari si muove in calo in questo finire di gennaio, dopo la corsa di inizio anno. A poco più di un’ora dall’avvio delle contrattazioni, l’indice Ftse Mib mostra un calo dello 0,3% in area 23.729 punti, dopo aver aperto con una flessione dello 0,42%. Il listino milanese si muove in linea con gli altri mercati azionari. Da Francoforte a Parigi fino a Londra, si registrano ribassi intorno allo 0,40%, dopo le vendite a Wall Street ieri sera e sui listini asiatici questa mattina, con la piazza azionaria di Tokyo che ha chiuso in ribasso dell’1,43%.
Gli investitori si muovono cauti in vista di numerose indicazioni macro oggi ma anche nei prossimi giorni, tra cui spicca la riunione della Federal Reserve (l’ultima presieduta da Janet Yellen), l’inflazione dell’Eurozona e i dati sul lavoro Usa. Intanto oggi è atteso il Pil dell’Eurozona relativo al quarto trimestre del 2017. In uscita anche gli indicatori di fiducia di imprese e consumatori in Italia e nell’Eurozona, oltre che l’inflazione in Germania. Sul fronte emissioni, il Tesoro italiano sarà impegnato nell’asta di titoli a medio e lungo termine fino a 9 miliardi, di cui 4-4,5 miliardi riguarderanno il nuovo Btp decennale febbraio 2028.
Guardando a Piazza Affari, deboli le banche con Banca Bper in calo dell’1,3%, seguita a ruota da Ubi Banca e Unipol con una flessione di oltre l’1%. Vendite anche su Cnh Industrial in contrazione dell‘1,4% nel giorno della trimestrale. In controtendenza Stmicroelectronics che prosegue i rialzi di ieri con un progresso di circa mezzo punto percentuale, nonostante le indiscrezioni sull’iPhone X. Secondo un articolo del Nikkei, Apple avrebbe detto ai propri fornitori di ridurre la produzione dell’iPhone X relativa al primo trimestre a 20 milioni di unità, rispetto al target di oltre 40 milioni di unità che Apple aveva diffuso lo scorso novembre. Il titolo della Mela morsicata ha chiuso la sessione di ieri a Wall Street in calo del 2,1%.
In testa al listino principale di Piazza Affari Telecom Italia che cavalca con un rialzo di oltre il 3% l’ipotesi di una separazione volontaria della rete. Secondo alcune indiscrezioni raccolte da Il Messaggero, la società delle telecomunicazioni avrebbe presentato ieri all’Authority delle Comunicazioni un piano per conferire l’ultimo miglio dell’infrastruttura telefonica (sia in rame sia in fibra ottica) a un veicolo controllato al 100% da Tim. All’autorità verrebbe riservato un membro del consiglio della nuova società.
Acquisti anche su Luxottica (+1%) dopo che ieri sera a mercato chiuso ha diffuso i dati di vendita. Il gruppo dell’occhiale ha riportato nel quarto trimestre del 2017 un fatturato in crescita del 4,3% a cambi costanti (-2,3% a cambi correnti per la forte rivalutazione dell’euro nei confronti delle principali valute), evidenziando una performance positiva di Europa, Nord America, Australia e Brasile. Luxottica si aspetta per l’intero 2017 una crescita dell’utile rettificato e guarda con fiducia al futuro. “Il gruppo guarda con fiducia alla crescita dei prossimi dodici mesi”, ha commentato il presidente Leonardo Del Vecchio.
Bene anche Leonardo (+0,60%) nel giorno del nuovo piano industriale. L’amministratore delegato Alessandro Profumo, ha spiegato al Sole 24Ore che il business plan “sarà un piano di significativa crescita organica, sostenibile nel medio-lungo termine”.