Notizie Indici e quotazioni Piazza Affari sbanda con spauracchio nuovi lockdown. Unicredit affonda fino a -4%, male anche Intesa

Piazza Affari sbanda con spauracchio nuovi lockdown. Unicredit affonda fino a -4%, male anche Intesa

21 Settembre 2020 09:43

Incipit di ottava difficile per le Borse europee, Piazza Affari compresa. Il sell-off appare principalmente dettato dal crescere progressivo dei timori che l’aumento dei casi da coronavirus in diversi paesi europei possa portare a nuovi lockdown. Il Ftse Mib, reduce dall’oltre -1% di venerdì scorso, cede il 2,09% a quota 19.116 punti. Nel weekend si è confermato l’acuirsi della diffusione del virus in Europa con oltre 13 mila casi giornalieri sia in Spagna che in Francia. Anche negli Usa si è invertito il trend di discesa dei casi che negli ultimi giorni sono tornati sopra la soglia dei 40 mila nuovi contagi giornalieri. Lo stato più colpito al mondo rimane l’India che da inizio pandemia, secondo i dati della Johons Hopkins University, registra 5.400.619 casi e oltre 86.700 decessi. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha avvertito che il Covid-19 “non sta andando via”. E in particolare, si è soffermato sull’evoluzione in Europa della pandemia, con “il livello di contagi” che viene definito “allarmante”.

“Il sentiment è diventato più difficile verso la fine della settimana scorsa, a causa di un mix di fattori come le preoccupazione per l’aumento del numero di contagi, l’avvertimento dell’Oms su una grave situazione che si stava sviluppando in Europa e le banche centrali che hanno deciso di restare a guardare quando si è trattato di attuare nuove misure di stimolo”, sintetizza Michael Hewson, chief market analyst di Cmc Markets UK.

CNH la peggiore, molto male i titoli oil e Lenardo

Per quanto concerne l’intonazione del Ftse Mib, da due mesi circa risulta ingabbiato in un movimento laterale fra area 19.000 e 20.500 punti. Tra i singoli titoli di Piazza Affari si segnala l’avvio difficile di CNH a -6% dopo la notizia dell’uscita da Nikola, società di e-camion partecipata al 7,11% da CNH, del presidente e fondatore Trevor Milton. L’annuncio arriva dopo che un report pubblicato da Hindenburg Research, noto short seller, ha accusato Nikola di essere “una frode complessa costruita su decine di menzogne” e ha portato all’avvio di indagini da parte di SEC e Dipartimento di Giustizia Usa.

Nella galassia Agnelli oltre -3% per FCA ed EXOR. Male anche i titoli oil con oltre -3% per Tenaris e Saipem. Cede terreno anche ENI (-3,41% a 7,135 euro) complice anche lo stacco acconto cedola pari a 0,12 euro per azione.

Oltre -5% per Leonardo che ha subito anche un breve stop per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo.

Unicredit guida caduta delle banche

Ancora male le banche, già in forte affanno nelle scorse sedute. Unicredit arretra di oltre il 4%, seguita da Banco BPM (-3,9%). Male anche Intesa Sanpaolo a -3% circa. Sulle banche pesa il rapporto dell’International Consortium of Investigative Journalists che parla di alcune brandi banche, tra cui HSBC, che continuano a trarre profitto “da attori potenti e pericolosi” negli ultimi due decenni. A Hong Kong il titolo HSBC è scivolato ai minimi dal lontano 1995 portando a oltre -50% il suo saldo Ytd.

Intanto il presidente dell’EBA, José Manuel Campa, ha rimarcato che ci sarà flessibilità limitata nell’applicazione delle regole europee sugli NPL anche nell’attuale fase di incertezza macro. Nel dettaglio non ci sarà un automatica classificazione ad NPL per i crediti in moratoria (circa 121 mld secondo i calcoli di Equita, pari al 9% del portafoglio prestiti delle banche in Italia), ma le banche devono effettuare una valutazione del profilo di rischio della controparte per valutare eventuali coperture. Equita ipotizza un costo del credito per il settore di 93bps, in linea con le guidance delle banche. Campa, intervistato da Il Sole 24 Ore, si dice favorevole ad un approccio comune per la creazione di una bad bank europea e/o di regole comuni per realtà nazionali.

Tra i finanziari spicca il calo di Poste (-3,66%), così come di altri testimonial dell’area risparmio gestito (-2,8% Banca Mediolanum, -3,05% Banca Generali, -3,2% Azimut).

Unico dei 40 titoli del Ftse Mib a schivare le vendite è Diasorin con +2,21%.

(notizia aggiornata alle 9:57)